NON C'E' FEDE SENZA LOTTA

LA GENESI DELLA REPRESSIONE

NOI DA NOVE ANNI CONOSCIAMO LA VERITA'!

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DAVIDE LIBERO











30-11-02 30-11-12: MASSIMO VIVE!

 

TRATTO DA "NON C'E' FEDE SENZA LOTTA" N°6

 

Esattamente dieci anni fa un destino infame portava via Massimo dai suoi famigliari, i suoi amici, la sua Curva. Fu una mazzata per tutti quelli che lo conoscevano e che con Massimo avevano condiviso fino a quel momento la quotidianità e, soprattutto, la vita da stadio. Massimo era, senza troppi giri di parole, l’incarnazione dello spirito ribelle e guerriero della Est. Le sue gesta hanno contribuito a dare lustro e rendere onore a questa Curva e rimangono scolpite con orgoglio nel ricordo di chi ha avuto la fortuna di conoscerlo e, idealmente, sono dedicate ai più giovani che hanno oggi la stessa “voglia” e la determinazione per tramandarle. Già, la “voglia” che aveva Massimo di sostenere quei magici colori, di difendere insieme a tanti altri ragazzi la nostra Curva, una voglia che oggi sembra essere svanita in molti, troppi, che dovrebbero invece riflettere e prendere spunto dall’esempio di attaccamento alla propria terra, trovare nuovi stimoli dal senso di appartenenza fiero e indomito che Massimo ci ha lasciato in eredità e che merita ancora, in tempi bui come questo, di non essere sperperato. Noi, che il “Riccio” lo conosciamo da sempre, sappiamo bene come in questi dieci anni il mondo che ci ha visto crescere e diventare uomini è cambiato radicalmente ed immaginiamo che anche lui, nonostante la vita non gli abbia mai regalato niente, si sarebbe trovato in difficoltà di fronte ad una realtà come quella di oggi, fatta di inutile apparenza, lui, che ha badato sempre e solo alla sostanza. Ma siamo sicuri che Massimo non avrebbe mollato, ci avrebbe spronato ad andare avanti, a testa alta, con i nostri valori, che lui avrebbe difeso insieme a noi, al nostro fianco. Ritorna in mente quell’ultimo saluto, lungo i binari della stazione di Imola quando, inconsapevolmente, ci stavamo dicendo addio: le nostre strade si separarono dopo la gioia per una promozione tanto attesa, che lasciò il posto all’amaro in bocca per non averla potuta vivere insieme fino in fondo e la promessa, che non abbiamo mai mantenuto, di ritrovarci presto. Siamo convinti che il nostro è stato, in fondo, solo un arrivederci.

 

MASSIMO ETERNO GUERRIERO, LA EST NON TI DIMENTICA!