noi Boys NON faremo la Tessera del tifoso
Per entrare allo stadio non chiederemo nessun permesso, né alla Società, né alla Questura, né a Maroni; non sottoscriveremo nessuna carta di credito, e non ci consegneremo nelle mani delle Società di calcio. Se il Parma Calcio adotterà la Tessera del tifoso e la renderà obbligatoria per comprare l'abbonamento:
noi NON faremo l'abbonamento per la stagione 2010/2011
Invitiamo, chi la pensa come noi e si sente tifoso e non cliente, a fare lo stesso. Questa è l'unica cosa che possiamo fare, ed è l'unica cosa da fare per lanciare un segnale forte nei confronti di chi questa Tessera vuole imporla. La nostra passione è grande, da sempre. Una passione che abbiamo dimostrato con i fatti, seguendo e sostenendo il Parma in ogni città e in ogni situazione, dal 1977. Ma per passione, si può rinunciare alla propria natura e alla propria dignità? Noi crediamo di no. Queste politiche repressive e speculative stravolgono un rapporto, trasformandolo da libero e passionale a sottomesso e commerciale. Da tifosi a clienti: ecco, a noi questo nuovo tipo di rapporto non interessa. Politici (con Maroni in testa) e Società di calcio, attraverso la Tessera e grazie alle leggi e norme speciali che negli anni si sono confezionate (con la scusa della "sicurezza"), mirano ad avere sui tifosi un potere praticamente assoluto: chi gli romperà le scatole (su temi a loro cari, soprattutto economici) potrà essere messo fuori. Un modo per censurare o per indurre all'autocensura, non i singoli (chi protesta individualmente non riesce a farsi sentire, e quindi non disturba) ma i Gruppi liberi. Ci vogliono zitti, o pronti a tifare a comando, seduti, possibilmente con le tasche piene di euro da spendere. Vogliono colpire i Gruppi organizzati, il tifo libero, ultras e non. Puntano a far tesserare il tifoso-cliente alla Società, per allontanarlo dalle Associazioni di tifosi, a cui si tesserava tradizionalmente. Ricordando che non c'è alcuna legge dello Stato che impone la Tessera del Tifoso, chiediamo al Parma FC di non farla, e in ogni caso di non usarla per discriminare chi non la farà. Lo stadio non deve essere usato per fare selezione, ma per favorire la libera partecipazione popolare allo sport da sempre più seguito in Italia. Se non ci sarà sostanzialmente impedito, continueremo a seguire il Parma senza Tessera, finché potremo, ogni volta che ci sarà possibile, sostenendolo come abbiamo sempre fatto, dicendo la nostra, anche quando sgradita ai potenti. Acquisteremo i biglietti per le singole partite, sia in casa che in trasferta, anche se saremo costretti ad andare in settori diversi da quello riservato agli "ospiti". Invitiamo tutti quelli che non faranno la Tessera del Tifoso a seguirci e sostenerci. Vogliamo continuare a portare avanti i nostri valori e il nostro tifo: insieme possiamo farcela. Forse siamo ad un bivio storico. Ancora prima di sapere esattamente cosa ci aspetterà, abbiamo già fatto la nostra scelta: rimanere noi stessi, sempre e comunque. Non ci avranno mai come vogliono loro. Se ne avete la forza: seguiteci. Altrimenti, rispettateci, come noi rispetteremo voi. |