La tessera del tifoso e' un ''ricatto'' e certi poliziotti allo stadio ''non vedono l'ora di menare le mani''.
Sono parole dure quelle del presidente del Palermo, Maurizio Zamparini, che in un'intervista al Fatto Quotidiano non esita a dire che ''l'Italia e' uno stato di polizia. Lo e' sempre stata. I governanti conoscono solo la limitazione della liberta'''. Come l'idea della tessera del tifoso, che per Zamparini ''e' un ricatto, una intimidazione vera e propria del ministro Maroni'', che secondo il presidente del Palermo ''avrebbe una cultura libertaria molto deficitaria''. Zamparini difende anche il romanista Daniele De Rossi, che aveva ironizzato sulla possibilita' che venisse istituita anche la tessera del poliziotto per identificare eventuali abusi degli agenti. ''De Rossi e' stato sincero. Da noi e' vietato dire che i poliziotti quando vanno in assetto di guerra allo stadio, sperano di fare la guerra'', ha detto Zamparini, secondo il quale ''ci sono tifosi che vengono malmenati senza colpe, da ragazzotti in divisa cui viene insegnato ad odiare. E' sbagliato e alla lunga inaccettabile. Certi poliziotti non vedono l'ora di menare le mani''.
Questa era la notizia divulgata dall'agenzia di stampa ASCA .
Nell'intervista completa il Presidente del Palermo dedica una stoccata anche all'Osservatorio sulle manifestazioni sportive. "Un'istituzione poliziesca anche quella. E' folle che persone di Roma decidono dell'ordine pubblico di Bari al chiuso di una stanza ministeriale. Al comando di questo Paese, da tempo, trionfano gli stupidi" .
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