Dopo esserci occupati di demolire, razionalmente, i tanti luoghi comuni del cosidetto modello inglese degli stadi ed esserci occupati delle differenze tra l’approccio inglese e quello italiano su un argomento caldo, come è quello delle diffide, chiudiamo con questa puntata, la nostra intervista ai due esperti inglesi. L’argomento che oggi tratteremo è di stringente attualità: la tessera del tifoso. Con precisione e apportando prove concrete, Vanda e Terence ipotizzeranno quello che sarà il futuro prossimo degli stadi italiani. Veniamo all’argomento più scottante del momento, la Tessera del Tifoso. Cosa ne pensate? VANDA: Un provvedimento che tocca e lede le libertà fondamentali di ognuno di noi, senza fare niente di valido contro la violenza – visto che da anni la violenza è presente più che altro all’esterno degli stadi. Io mi rifiuto di fare la tessera.
TERENCE: Sono in accordo con il proprietario del Palermo: cose cosi esistono solamente negli stati di polizia. E’ un’assurdità specialmente se pensiamo ai veri problemi del calcio italiano. Vogliono punire il popolo per i problemi che loro stessi hanno creato, e la cosa grave è che la maggioranza del popolo dice ‘va bene’.
Media ed istituzioni italiane sostengono che tutte le società europee emettono una loro tessera del tifoso. Potreste spiegare ad esempio la differenza tra le card emesse dalle società inglesi e quelle che verranno emesse dalle società italiane con il placet della Questura?
VANDA: Tra una tessera di fidelizzazione – sempre facoltativa – oppure le tante carte credito emesse dalle società inglesi – anche queste, ovviamente, facoltative – e una tessera imposta dal governo che richiede il permesso della Questura le differenze sono palesi.
TERENCE: Stanno mentendo, oppure stanno modificando la realtà a loro piacimento. Le società inglesi emettono abbonamenti e biglietti, null’altro. Se voglio, in Inghilterra posso comprare i biglietti per tutti gli stadi, senza nessuna tessera. L’abbonamento funziona quasi esattamente come nei vostri stadi.
E’ vero che anche Margaret Tatcher provò ad introdurre un simile strumento ma il suo governò fu totalmente contrario?
VANDA: Esatto. Il suo governo, giustamente, rifiutava l’idea in quanto contrario ai principi fondamentali della libertà personale, che dovrebbero essere alla base di qualsiasi democrazia.
TERENCE: Si me lo ricordo bene, anche l’FA fu totalmente contraria. E’vero che Thatcher ci provò, ma non ce la fece.
Cosa ne pensate delle dichiarazioni di De Rossi ed in generale dell’ostracismo che c’è verso chi esprime un pensiero contrario a questo provvedimento?
VANDA: La libertà di espressione – tra l’altro garantito dalla Constituzione Italiana, un documento bello quanto ignorato – dove sta?
TERENCE: De Rossi ha capito molto bene quello che le autorità competenti ed il governo stanno provando ad architettare con la Tessera del tifoso, è ovvio per chiunque abbia un po’ di cervello. Del resto quando la maggioranza dei media nazionali sono nelle mani di una sola persona è molto facile criticare chi rilascia dichiarazioni contro il governo.
In Inghilterra si decise di rivoluzionare la gestione dell’ordine pubblico durante le manifestazioni sportive successiamente alle tragedie dell’Heysel nel 1985 e dell’Hillsborough nel 1989. Cosa diceva esattamente il famoso “Taylor Report”?
VANDA: Il Taylor Report, frutto di indagini del Giudice Lord Justice Taylor su ogni aspetto della tragedia di Hillsborough nella quale morirono 96 tifosi del Liverpool, cercava di spiegare quello che è successo oltre che fare raccomandazioni per il futuro. Innanzitutto scagionò completamente i tifosi, dimostrando che non erano responsabili e che quindi quanto successo non si poteva collegare alla violenza o agli hooligans. La colpa era invece interamente della polizia e dei i gestori dell’ordine pubblico.
Senza entrare troppo nel dettaglio, forse la cosa più importante è capire le proposte fatte per garantire che un tale evento catastrofico non potesse più ripetersi: rimozione di tutte le barriere e reti che dividono glii spalti dal campo (che erano la causa diretta della morte dei tifosi), formazione di stewards / polizia ecc. Ma l’analisi più importante era quella fatta sulle gradinate dove i tifosi seguivano la gara in piedi, Taylor fece notare come fossero meno sicure delle tribune interamente a sedere, e il governo decise di abolire interamente il diritto di stare in piedi durante la partita nelle massime serie, senza cercare un’altra soluzione.
TERENCE: Il “Taylor Report” disse che quanto successo ad Hillsborough era completamente da imputare a Polizia, Sheffield Wednesday, FA ed allo stadio. L’anno precedente c’era stato un simile incidente nella “terrace” dei supporters del Tottenham Hotspur, e i tifosi di calcio sapevano già che The Leppings Lane End era molto pericolosa. Dico solo questo: la tragedia a Hillsborough non era colpa dei famosi English Hooligans, degli ubriachi, o dei tifosi. Era colpa di tutti quelli che gestivano lo sport
Alla luce degli ultimi accadimenti che hanno visto protagonista, in negativo, la polizia italiana (Federico Aldrovandi, Gabriele Sandri,Stefano Cucchi, Stefano Gugliotta, etc) cosa vi sentite di dire?
VANDA: Beh se guardi la storia delle forze dell’ordine a livello globale, in tutti i paesi ci sono sempre scandali del genere, ti assicuro che l’Inghilterra ne ha avuto parecchi negli ultimi anni. Bisogna rivedere la formazione, la cultura interna della polizia per capire meglio, e bisogna anche punire chi sbaglia come, giustamente, viene punito la gente normale che causa la morte di un altro cittadino.
TERENCE: Che devo dire? La polizia in Italia, ha troppo potere, e il governo non si preoccupa se si uccidono ragazzi con un po’ di marijuana, o ragazzi che stanno dormendo in una macchina. A volte sembra abbiano anche il permesso per delinquere..
Secondo voi come si pongono i media italiani nei confronti dei tifosi e delle norme limitative approvate dagli ultimi governi?
VANDA: Spesso i media spendono parole di elogio su quanto sia bello lo spettacolo di una curva in festa, oppure sul bell’effetto creato da fumogeni e torce; poi se vengono diffidati coloro che fanno questo spettacolo, per il semplice motivo che torce e fumogeni sono vietati, alloro per i media diventano teppisti, violenti, pericolosi. Ipocrisia pura!
Perchè in Italia invece di affrontare il problema della violenza in maniera diretta si preferisce vietare le trasferte oppure limitare l’accesso agli stadi ai soli residenti?
VANDA:Vuol dire che le autorità non sono in grado, oppure non vogliono, gestire la partita in modo sicuro per tutti. Secondo me è anche per questo che all’Italia non sono stati assegnati gli Europei di 2016 (e quelli del 2012 N.d.R.). In Inghilterra questo non succede da anni, anzi decenni.
TERENCE: E’più facile per loro vietare le trasferte, fondamentalmente. Da noi sarebbe anche possibile in teoria, ma non avendo una carta d’identità come la vostra direi che è molto difficile.
Come pensate saranno gli stadi italiani il prossimo anno con l’introduzione della Tessera del Tifoso?
VANDA: Tristi: meno colore, meno passione, meno gente. Il che vuol dire anche meno soldi per le società e meno interesse per quelli che vedono le partite in TV. Forse ci sarà pure meno violenza ma personalmente ne dubito.
TERENCE: Peggio, probabilmente, se parliamo dell’ambiente. Pero penso che la maggioranza delle curve si tessereranno. I tifosi di calcio sono sempre cosi.
Infine, cosa vi sentite di dire all’opinione pubblica italiana?
VANDA: Solo che forse l’Italia non capisce cos’è veramente bello di questo paese e soprattutto di questo calcio – la passione, l’allegria, la spontaneità, i tifosi. Senza questi, il calcio non vale niente
TERENCE: Voglio dire solamente che la tessera non è una problema esclusivamente per gli hooligans, o gli ultrà. E’una violazione della nostra libertà, ed è un problema per tutti quelli che amano il calcio.
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