La tv satellitare Sky è pronta a fornire al suo (folto) pubblico di tifosi da salotto un’abbuffata di calcio senza pari. Saranno 380 le gare del calcio italiano messe in onda e 660 in totale quelle trasmesse live (tra Premier League, Bundesliga, Liga, Russian Premier League, Campionato MLS made in USA e ci fermiamo qui per carità di patria) e 3.320 le ore di diretta. Una overdose di calcio da perdere la testa e di cui non si sentiva davvero il bisogno. Ci sarà anche la partita all’ora di pranzo della domenica, anzi alle 12.30. Un orario assolutamente spurio per le abitudini dell’italiano medio.
Non mancheranno gli immancabili approfondimenti, con Ilaria D’Amico e il suo Calcio Show serale (da segnalare le new entry Costacurta e Panucci). Poi tanto altro ancora, ma sinceramente preferiamo glissare. Previste anche le telecamere negli spogliatoi: davvero una grande novità che ci mancava. Per i tifosi da salotto questo e altro. Avete presenti le partite della Nba, con i giocatori che si aggirano nudi e l’intervistatrice in (mini)gonnella che fa finta di scandalizzarsi davanti a Bryant come mamma l’ha fatto o di interessarsi alle parole del coach Phil Jackson che catechizza i Lakers? Prepariamoci anche a questo. Così vuole il moloch pay tv, per continuare a riempire di soldi un calcio mai così ricco a dispetto della crisi economica globale. Così vogliono i tifosi da telecomando, stravaccati sul divano di casa loro. Per fortuna qualcuno ha ancora il senso del limite. Parliamo di Rafael Benitez, tecnico dell’Inter, che esterna il suo dissenso almeno verso questa discutibile iniziativa. Gli spogliatoi stanno al calcio come l’altare sta a una chiesa: dovrebbe essere proibito profanarli, per non contaminare gli ultimi segreti di un mondo squadernato come un libro aperto e spesso oggetto di puro gossip.Sul punto Benitez concorda: “Lo spogliatoio è come la sagrestia per il prete: non si deve entrare. Bisogna trovare un punto d’incontro”. Che le sue parole siano profetiche.
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