GLI STADI LABORATORI DI REPRESSIONE! |
TRATTO DA "NON C'E' FEDE SENZA LOTTA" N°95 |
Agli inizi del 2OOO varie curve esposero unitamente uno striscione sul quale era scritto: LEGGI SPECIALI OGGI PER GLI ULTRAS DOMANI PER TUTTA LA CITTA’! Mai previsione fu piu’ profetica! E’ di qualche settimana fa un decreto legge approvato dalla Camera che reintroduce la flagranza di reato differita per tutta la societa’. Questo strumento, che lo Stato ha sperimentato nelle leggi speciali per gli stadi, verra’ d’ora in avanti utilizzato anche nelle piazze per fermare o arrestare manifestanti, sulla base delle videoregistrazioni. Che cos’e’ la flagranza di reato differita? La flagranza di reato e’ quando io vengo colto a commettere un reato dalle forze dell’ordine e arrestato immediatamente, quella differita, inserita nel nostro ordinamento dal decreto legislativo del 24 aprile 2OO3 n. 88 nell'ambito delle misure dirette a garantire la sicurezza negli stadi, ha sancito che per i reati commessi in ambito di manifestazioni sportive, si puo’ essere arrestati anche nelle 48 ore successive ai reati commessi. In tale decreto si mette a disposizione dei Sindaci un altro strumento fino ad oggi ad uso esclusivo degli stadi, il “mini Daspo urbano”, che verra’ utilizzato per “ripulire” i centri storici da chiunque, la definizione non e’ per niente esagerata visto che per subire tale provvedimento non occorre neanche aver commesso un reato o essere indagato. Insomma a totale discrezione del Sindaco come se non bastava gia’ quella del Questore, la famosa discrezionalita’ che di fatto da’ potere a un uomo che da quel momento come un dio in terra puo’ decidere tutto cio’ che vuole delle nostre vite, senza nessun regolare processo, la fine dello Stato di diritto e della costituzione sulla quale giurano, questi ipocriti del cazzo. Tutto cio’ si va ad aggiungere al gia’ utilizzato Daspo di piazza, dove se vengo identificato in una manifestazione per la politica o per il lavoro mi diffidano dallo Stadio, vedi Pisa lo scorso anno e Genova il febbraio scorso. Quando questa deriva autoritaria investi’ gli stadi con le leggi speciali, molti hanno girato le spalle dall’altra parte, la condanna mediatica che veniva fatta agli incidenti negli stadi non ha concesso ai piu’ di guardare oltre il proprio naso, oggi che quelle stesse leggi e provvedimenti investono tutta la societa’ speriamo permetta a piu’ persone di rendersi conto e prendere realmente coscienza della deriva repressiva che questo Stato sta prendendo, nella speranza che cio’ avvenga prima ancora che la societa’ tutta sia travolta da un immobilismo totale. A noi resta la beffarda consolazione, di aver avuto ragione. A tutto questo si aggiunge che invece la norma, preannunciata lo scorso anno, per introdurre i codici di identificazione sulle divise della Polizia (atte a tutelare l’ordine pubblico) e’ praticamente sparita nel nulla, a quanto pare adeguarsi agli altri Stati Europei non e’ necessario, questa volta, per chi ci governa. |