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Oltre il danno la beffa. Tifosi del Campobasso aggrediti dalla celere e daspati

 

E’ accaduto domenica 3 dicembre 2017 a Vasto, in occasione della gara tra Vestese e Campobasso, valida per la quindicesima giornata del campionato di serie D, girone F.
Una vicenda che ha dell’assurdo, visto come si sono consumati i fatti. I tifosi ospiti si sono visti dapprima smantellare a manganellate dalla celere il portellone laterale del pulmino sul quale viaggiavano, mentre procedevano a passo d’uomo lungo il tragitto immediatamente fuori lo stadio scortati dalla stessa polizia, e poi hanno ricevuto un DASPO collettivo di 3 anni.
Ma andiamo con ordine raccontando nel dettaglio la vicenda.
Erano le ore 17:00 quando, al termine della partita allo stadio Aragona di Vasto, i tifosi del Campobasso, circa 200, con i propri pulmini, 5/6, venivano fatti allineare e procedere a passo d’uomo lungo il tragitto individuato dalle forze di polizia, per permettere il rientro agli stessi nel vicino Molise.
I pulmini, scortati da un’imponente servizio d’ordine, nei pressi della Circonvallazione Histoniense, all’altezza della rotonda del Giglio, si trovavano passare davanti un bar e ad un centro scommesse,dove risultavano presenti dei tifosi locali, che alla vista della carovana di bus campobassani, inveivano e lanciavano degli oggetti verso gli stessi, determinando l’arresto dei mezzi.
A quel punto però, un paio di uomini della celere, evidentemente per imporre la ripartenza del mezzo, colpivano lo stesso con alcune manganellate causando la rottura del finestrino posteriore.
Gli occupanti del mezzo, accortisi del danno, decidono di accostare per accertare le condizioni dei finestrini, ma in quel momento arriva una squadra della celere, evidentemente per imporre la ripartenza dei pulmini, che si scaglia con una violenza inaudita verso il bus della fila, in particolare verso la parte laterale destra dove è presente il portellone d’accesso al mezzo, causando il totale smantellamento dello stesso, oltre alla rottura dell’intera fila di finestrini laterali del veicolo.
Il culmine si è raggiunto nel momento in cui, come detto, il portellone laterale veniva a mancare e la celere, libera di entrare nel mezzo, continuando a manganellare sugli occupanti posteriori del pulmino, tirava fuori con veemenza il malcapitato, seduto nella postazione anteriore, gettandolo a terra e immobilizzandolo. Egli veniva poi accompagnato in questura e rilasciato dopo circa tre ore senza nessun capo d’accusa a suo carico. Gli altri occupanti del mezzo, alle ore 17:30, finita la furia della polizia, probabilmente perché accortisi dell’enorme danno ingiustificato, scendevano dal mezzo e constatavano l’entità del danno.
A quel punto, chiedendo lumi riguardo l’accaduto al dirigente della Polizia, il quale sorpreso anche lui della veemenza dei suoi uomini, rispendeva di sapere solo lui cosa era successo. Con lo stesso dirigente, veniva concordata la “riconsegna” del ragazzo prelevato senza motivo, nei pressi di un’area di servizio a San Salvo, dove i malcapitati tifosi veniva scortati e accompagnati dalla polizia e da una squadra della celere, questa volta però dei carabinieri.
Solo in quel momento, nell’attesa del ritorno del tifoso prelevato, venivano identificati gli occupanti del mezzo.
Nei giorni a seguire i giornali di informazione locale, riprendendo i comunicati della Questura di Chieti, paventavano sanzioni nei confronti degli 8 tifosi, cosa che ha indotto gli ultras del Campobasso a diffondere un comunicato chiarificatore.
Dopo 13 giorni dai fatti, arriva la beffa dal Questore. Diffida collettiva per i 7 occupanti del mezzo, ai quali verrà vietato l’accesso a tutti gli impianti sportivi del territorio nazionale ed europeo per anni 3, oltre che una denuncia alla Procura della Repubblica di Vasto per i reati p. e p. dall’art. 6 bis co.1° della L. 401/’89 e dall’art. 635/2° c.p..