Una multa di 200 euro per chi rovista nei cassonetti dell’immondizia in cerca di avanzi di cibo. Questa una delle modifiche che il Comune di Genova ha apportato alle norme di polizia urbana. Oltre a recepire una serie di regole già attuate anche in altre città italiane (il pacchetto Minniti con daspo urbano) il governo di centrodestra in carica da meno di un anno ha introdotto nuovi strumenti di controllo sociale tra cui la sanzione di 200 euro per i clochard o gli indigenti in cerca di qualcosa da mangiare nei bidoni dell’immondizia. Su Facebook il gruppo, «Genova che osa» oltre a manifestare il netto dissenso al regolamento ha diffuso un dossier sulla povertà in citta’ nel quale si mettono in evidenza alcuni dati: Genova ha perduto nell’ultimo decennio 7.000 posti di lavoro e la fascia della popolazione esposta al rischio povertà (cioè che potrebbe non essere più in grado di garantirsi un reddito minimo di mantenimento) è passata dal 2007 al 2016 dal 21,3 al 23,9%, il dato più alto di tutto il Nord Italia. A Genova sono aumentate le disuguaglianze sociali e grandi differenze tra i diversi quartieri . Le disuguaglianze di reddito dividono la popolazione per residenza, per età, per genere e per provenienza: il reddito medio imponibile del Lido è quasi due volte il valore medio comunale e quasi tre volte quello di Ca’ Nuova dove si trova il CEP (2011); il reddito medio imponibile nella fascia d’età 45-64 anni è una volta e mezzo quello nella fascia 25-44 e circa quattro volte e mezzo il reddito nella fascia 15-24 anni (2014); il reddito medio imponibile delle donne è poco superiore alla metà di quello degli uomini (2011); il reddito imponibile medio dei cittadini stranieri è appena il 60% del reddito medio complessivo di tutti i residenti a Genova. Nell’anno d’imposta 2014, 7.024 persone hanno dichiarato un reddito imponibile nullo o addirittura negativo. I disoccupati nel comune sono cresciuti da 11 mila nel 2007 a 24 mila nel 2015. I dati riferiti a tutta l’area metropolitana ci dicono che il tasso di disoccupazione tra i 15 e i 24 anni è del 36% nel 2015, tra i 25 e i 34 è del 16% a fronte di un valore complessivo dell’8%. Una situazione potenzialmente esplosiva . “Occorre intervenire con misure urgenti che possono essere attuate anche a livello di ” governance urbana ” senza rincorrere la Destra sul terreno della sicurezza e del decoro. Certamente prendere in giro chi fa la coda per il reddito minimo non è la cosa migliore da fare per una Sinistra che dovrebbe invece essere dalla parte degli ultimi senza se e senza ma.” |