Osman è il ragazzo ghanese colpito da un falso arresto per terrorismo da parte di 3 Carabinieri di Giugliano (Napoli).
I 3 militari sono stati arrestati nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Napoli Nord: volevano ottenere un encomio ed erano già attenzionati per altre vicende giudiziarie.
“È finita, è finita, è finita! Devi morire in galera. Tu sei musulmano. Ora Renzi non ci sta più. È arrivato Salvini, ti devo fare un culo così”. Secondo il racconto di Osman, i carabinieri che lo hanno fermato hanno inveito così nei suoi confronti prima della chiamata in caserma per i rinforzi. Poi l’ingresso in casa e il ritrovamento, ancora finto, di un corano e di un piano per compiere un attentato nel centro commerciale di Mugnano. Tutto organizzato dai tre uomini in divisa. “Hanno scassato tutta la casa con una mazza – dice Osman – me li sono visti addosso all’improvviso e mi hanno portato dietro l’abitazione dove hanno fatto finta di ritrovare una pistola. Hanno cominciato a inveire contro di me. “Ma quella pistola non è mia l’avete messa voi”, gli ho detto. Ho cercato di urlare. Di fronte a noi abita un maresciallo e così ho cominciato a chiamarlo ad alta voce. Ma loro mi hanno bloccato”. Osman parla a Fanpage della sua terribile esperienza. |