Speziale e’ innocente! |
TRATTO DA NON C'E' FEDE SENZA LOTTA N°119 |
Il 22 settembre scorso, a Marina di Ragusa, la locale formazione ha giocato contro il Palermo e gli Ultras della Curva Nord I2 hanno esposto uno striscione con su scritto “Gli ultras non dimenticano, Speziale libero”. Speziale e’ ancora in carcere, condannato per omicidio preterintenzionale, tornera’ in liberta’ nel 2O2I. Nel marzo scorso, il Tribunale di sorveglianza di Palermo ha rigettato la richiesta di affidamento al servizio sociale e dichiarato inammissibile la detenzione domiciliare. La moglie di Raciti, Marisa Grasso ha rilasciato ad Adkronos questa dichiarazione: "La societa’ civile non dimentica la famiglia Raciti, mio marito viene ricordato in continuazione. Mi dispiace apprendere di questi striscioni. Purtroppo il mondo del calcio ancora non e’ sicuro. Ci sono stati dei processi che sono durati sei anni il percorso di giustizia e’ stato fatto. E' stato chiarito tutto e ognuno si assume le proprie responsabilita’. La cosa, comunque, mi lascia indifferente. Dopo quello che e’ successo sono preparata. Puo’ succedere in qualunque stadio italiano. C'e’ una parte della societa’ civile che e’ violenta e va educata. Lo Stato non deve mai abbassare lo sguardo". Tranquillizziamo la signora Marisa che lo sguardo lo Stato lo abbassa solo ai processi che lo riguardano e dove fa comodo abbassarlo, come nel caso del processo sulla morte di Raciti. Che Speziale e’ innocente non siamo noi a dirlo, e’ nelle prove che il dibattimento processuale ha prodotto e che gli inquirenti non hanno voluto prendere in considerazione, ma dove chiaramente si evince che a uccidere l’ispettore Raciti quella sera fu un discovery della Polizia in retromarcia. |
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I capri espiatori sono serviti a chi da quella storia doveva trarre il massimo profitto dando una spallata definitiva al movimento Ultras, trovare linfa, soprattutto mediatica, per produrre un pacchetto di leggi anticostituzionali che usa la violenza come boccone da dare in pasto all’opinione pubblica, ma il cui reale interesse e’ colpire tutto cio’ che riguarda l’aggregazione e il tifo da stadio, scomodo se si vuole ridurre gli appassionati di calcio in clienti di sale scommesse e pay-tv. Del resto la signora Marisa fin da subito ha servito gli interessi dello Stato. In questi anni piu’ che cercare giustizia per il marito, senza aspettare nessun grado di giudizio e senza prendere mai in considerazione tutti gli sviluppi processuali, ha preferito fin da subito fare la starlet televisiva, demonizzando ovunque il movimento Ultras. Non crediamo di dover aggiungere altro al solito teatrino, ha avuto la solita visibilita’ mediatica a differenza dei processi e delle prove che continuano, nel silenzio generale, a tenere due innocenti in galera da dodici anni. Per quanto ci riguarda tutto questo accresce ancora di piu’ in noi la consapevolezza che anche oggi, a distanza di dodici anni, ognuno continua a tenere la propria “parte”, perche’ il mondo ultras andava criminalizzato e da quel 2 Febbraio qualcuno ci ha guadagnato. |
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