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Pisa: la Questura contro la città?

 

Questura sotto accusa "All'Arena è stata offesa la città"

 

L'articolo che segue, del 29 marzo 2010 a firma Federico Cortesi, è stato tratto dal sito internet de La Nazione.

 

Crescono le proteste e le polemiche per quanto accaduto sabato pomeriggio all'Arena Garibaldi in occasione della partita Pisa-Choggia. Molti tifosi nerazzurri hanno scritto o telefonato alla nostra redazione per protestare in merito al trattamento riservato dalle forze dell'ordine agli sportivi pisani - costretti anche a subire minuziose perquisizioni personali e, quindi, a fare lunghe file prima di poter entrare allo stadio - per far rispettare quanto previsto dal cosiddetto "decreto Maroni" contro la violenza negli stadi. Uno spiegamento di forze dell'ordine (con la conseguenza di controlli capillari e fiscali) che secondo chi si è rivolto al nostro al nostro giorno giornale non troverebbe giustificazione per una partita de campionato di quarta serie giocata peraltro in assenza della tifoseria ospite.

"A Pisa — afferma Nicola Davini — vi è uno stato di polizia e non si dica a causa degli ultras (troppo spesso violenti). Sono arrivato all'Arena con mia moglie e mio figlio di 4 anni e tutto credevo di trovare tranne che un esercito di sprezzanti e pomposi "guardiani della rivoluzione" pronti a tutto pur di garantire l'ordine di una partita vibrante come Roma-Inter... A dire il vero era Pisa-Chioggia ma forse loro non lo sapevano. Ho subìto personale interrogatorio da un graduato dei carabinieri in merito alla mia bandiera di metri 1,5x1,8: "Cosa c'è scritto?".

"Dopo averla aperta e tentennato di fronte alle ingiuriose parole 'nati pisani', il militare è poi passato a mia moglie chiedendo di aprire la felpa per mostrare quel pacco voluminoso che nascondeva sotto: mia moglie è incinta al sesto mese! In mancanza di un ecografo portatile hanno deciso di soprassedere e farci entrare, ma solo dopo aver storto il naso e comunque chiesto parere a un altro graduato in merito al pericolosissimo oggetto di mio figlio (ricordo di 4 anni) ovvero una bevanda in tetrapak. In questo modo il questore ha deciso di scavare un solco tra i tutori dell'ordine e la città, perché così facendo ha schiaffeggiato la società calcistica e il sindaco (che vi erano andati a colloquio)".

"Vergogna. Io tifoso del Pisa trattato come un criminale incallito — si lamenta Roberto — . Perquisito dalla testa ai piedi, preso a male parole perché chiedo spiegazioni e tutto perché vado a vedere una partita di pallone. Forze dell'ordine in tenuta antisommossa per una partita di serie D senza tifosi 'avversari': poliziotti, carabinieri, camionette e persino un elicottero a presidiare lo stadio tutto questo spiegamento di forze per cosa? Ma l'assurdo è che quando in città subisci un furto e chiedi l'intervento delle forze dell'ordine ti rispondono: "Non abbiamo 'volanti' da inviare, venga qui a fare la denuncia".

"L'assurdo è che in certe zone della città non si vede un poliziotto, né un'auto della polizia per giorni. Evidentemente per qualcuno i problemi di ordine pubblico a Pisa sono tutti all'Arena e quindi; ma chi se ne frega se in alcune zone della città la droga si vende alla luce del sole; ma chi se ne frega se esci di casa e ti trovi un ubriaco che ti sta urinando al portone; ma chi se ne frega se la sera tua moglie non può uscire da sola per buttare l'immondizia perché uscire di casa la sera per una donna è pericoloso (chiedete a chi abita vicino alla stazione)".

"Meglio impiegare i soldi dei contribuenti nella 'battaglia' contro i tamburi e gli striscioni della tifoseria organizzata del Pisa. Il presidente Battini dice: "Dialogo", io aggiungo dialogo si, ma soprattutto buonsenso che, a mio giudizio, sabato all'Arena è mancato. Come persona mi sono sentito offeso e come pisano mi piacerebbe che le istituzioni cittadine prendessero posizione su quanto è accaduto perché credo che sabato sia stata offesa la città".