L'autorità di garanzia per la privacy arriva in soccorso dei tifosi. Ai club, infatti, viene chiesta maggiore trasparenza, in particolare sul trattamento dei dati personali per finalità di marketing
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ROMA - Più informazioni sull'uso dei dati personali forniti al momento della sottoscrizione. E' questo l'obbligo che il Garante della privacy fissa alle società calcistiche in merito alla tessera del tifoso. Un provvedimento che tiene conto di alcune segnalazioni pervenute all'Autorità e che è stato inviato al Ministero dell'interno, al Coni, alla Figc e alle società sportive che aderiscono al programma. In pratica ai club di calcio viene chiesto di migliorare l'informativa da dare ai tifosi, mettendo ben in evidenza i trattamenti di dati che non richiedono il consenso, perché connessi al rilascio della tessera, e quelli che possono essere effettuati solo su base volontaria e con un consenso ad hoc (marketing, profilazione, invio di comunicazioni commerciali).
PIU' COMUNICAZIONE - "Ai tifosi - viene rilevato dall'ufficio del Garante - dovrà infatti essere sempre garantita la possibilità di poter esprimere esplicitamente il loro 'nò all'uso dei dati per finalità di marketing. Nell'informativa dovrà essere inoltre ben specificato che i dati anagrafici dei possessori delle tessera vengono comunicati alle questure allo scopo di verificare l'assenza di provvedimenti (Daspo, misure di prevenzione, sentenze di condanna per reati cosiddetti da stadio) che ostacolino il rilascio. I tifosi, infine, dovranno essere informati sulle caratteristiche dei trattamenti effettuati tramite la tecnologia rfid".
L'USO DELLA TESSERA - "La tessera del tifoso - sottolinea la nota - è uno strumento multifunzionale che, oltre a consentire di far parte di una comunità "virtuosa" di tifosi, permette al possessore di fruire di facilitazioni e servizi messi a disposizione dalle società sportive, di seguire la squadra in trasferta nel settore "ospiti", di accedere agevolmente agli impianti sportivi attraverso i varchi a lettura elettronica. Ogni tessera rilasciata dalla società al tifoso dopo l'ok della questura - prosegue il Garante - contiene i dati personali del possessore, è contrassegnata da un codice alfanumerico che la identifica in modo univoco e spesso contiene un dispositivo a radiofrequenza (rfid), utilizzato solo per l'accesso agli stadi e "leggibile" ad una distanza non superiore a 10 cm da appositi lettori posizionati presso i tornelli di ingresso. L'Autorità -conclude il Garante- si è comunque riservata approfondimenti in caso di revisioni eventualmente apportate al programma 'tessera del tifoso'".
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