Val di Susa dov’è il diritto al dissenso? |
FONTE: notav.info |
La scena che ci siamo trovati davanti agli occhi all’alba è raccapricciante. La Val Susa è letteralmente zona di guerra. L’intero paese di Giaglione è cinto d’assedio la polizia politica controlla gli ingressi, posti di blocco in giro per la valle fino all’autostrada, agenti davanti ai negozi a spiare non si sa cosa, fermi di polizia mirati contro gli attivisti, perquisizioni corporali. Alcuni giovani che si recavano a lavoro a Chiomonte sono stati fermati in maniera intimidatoria e trattenuti per lungo tempo dalla Digos semplicemente perchè No Tav. |
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Sosteniamo i Ribelli dei Mulini, fermiamo la devastazione. Ore 17, Venaus |
Dopo il blitz notturno di Telt per procedere con l’allargamento del cantiere, in Clarea si continua a resistere. Mentre al senato è in corso la commissione sul TAV Torino – Lione in cui ad ogni piè sospinto si parla di leggittime preoccupazioni delle comunità locali e della loro tutela, qui in valle va in scena una militarizzazione senza precedenti per difendere lo spot pubblicitario dei promotori dell’opera. |