Vi scrivo pochi istanti dopo aver assistito all'ennesimo spot (occulto, naturalmente!) finalizzato a promozionare la tessera del tifoso. Guardavo il programma "Cantieri" in onda su raidue (da quel che ho letto in rete mi sembra che sia parte di un'iniziativa di Rai Educational per "diffondere e migliorare l'italiano di base"). Due attori nel ruolo di calciatori. Sono in panchina e discutono mentre la partita è in corso. Uno dei due si prodiga in consigli ai compagni di squadra in campo. Lo stesso dice di essere stato allo stadio recentemente. L'altro gli chiede: quindi hai la tessera del tifoso?. E lui: certo che ce l'ho. L'altro ribatte: e come hai fatto ad ottenerla? Lui: è semplicissimo, basta recarsi presso la sede di una società calcistica con due foto formato tessera per averla. Ci hanno prima tentato con "Un Posto Al Sole", ora ci riprovano con "Cantieri". E' ovvio, chiaro, che se si avverte l'esigenza di parlare della tessera in modo ANCHE occulto e non solo attraverso spot preposti allo scopo di illustrarne le caratteristiche, vuole significare che la tessera non ha avuto successo. E qualcuno sta facendo di tutto, ed il suo contrario, pur di convincere gli italiani a sottoscriverla nonostante siano sotto gli occhi di tutti le storture di un dispositivo ILLOGICO ancorchè privo di qualsiasi utilità. Se non quella di foraggiare le casse dello Stato, che l'ha "pensata", e di chi nella realizzazione di questo "progetto" ha recitato un ruolo attivo. Stavolta, se non altro, non è stato gettato altro fango sul mondo Ultras.
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