La corte di Appello di Genova ha trasformato la condanna a 40 giorni di reclusione in una multa da 2.582 euro a testa per i quattro poliziotti che il 23 maggio 2019 picchiarono il giornalista di Repubblica Stefano Origone.
Il sostituto procuratore generale Alessandro Bogliolo aveva chiesto un anno e quattro mesi per lesioni dolose. L’Associazione Ligure Giornalisti e il Gruppo Cronisti Liguri hanno espresso «disappunto» per la decisione.
Il cronista fu manganellato, nonostante si fosse identificato, durante la manifestazione antifascista che assediò il comizio elettorale di Casapound nel capoluogo ligure. Non fu l’unico episodio di violenza da parte delle forze dell’ordine. Al corteo parteciparono oltre duemila persone e si verificarono tensioni e scontri. «Se c’è qualcuno che sbaglia, paga», dichiarò il giorno seguente l’ex procuratore capo Francesco Cozzi.
Si riferiva sia agli agenti che ai manifestanti. Di questi in 47 sono finiti a processo: 43 sono stati condannati in primo grado a pene comprese tra otto mesi e quattro anni di reclusione (due persone). La procura genovese aveva richiesto condanne tra sei mesi e un anno e nove mesi di carcere. Le imputazioni: resistenza a pubblico ufficiale, porto di oggetti atti a offendere, travisamento e lancio di oggetti pericolosi.
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