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Maroni torna sull'uscita di De Rossi «Parole sconcertanti e inaccettabili»

 

Il ministro: dopo quelle dichiarazioni abbiamo ritirato due nostri inviati al seguito della Nazionale

 

MILANO - Lui ha corretto il tiro, cercando di fare marcia indietro dopo una dichiarazione un po' avventata. Ma le parole del calciatore romanista Daniele De Rossi, che aveva criticato la tessera del tifoso facendo notare che «ci vorrebbe anche la tessera del poliziotto» perché «i tifosi che fanno a coltellate non sono gente normale, ma non mi sta neanche bene che un agente prenda a cazzotti un ragazzetto», continuano a tenere banco. Il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, che già aveva preso le distanze dal romanista, è tornato oggi sull'argomento parlando di «dichiarazioni inaccettabili e sconcertanti».
«EQUIVALENZA INACCETTABILE» - «La cosa che ci ha infastidito - ha spiegato Maroni - è l'equivalenza tra i poliziotti e i tifosi che vanno allo stadio con i coltelli» (no: l'equivalenza l'ha fatta tra poliziotti che delinquono e tifosi che delinquono). Le parole di De Rossi, ha aggiunto, «ci hanno lasciato sconcertati. Si tratta di dichiarazioni che non servono a creare le condizioni migliori perchè il prossimo campionato di calcio si svolga senza incidenti». E ancora: «Ognuno può avere l'opinione che vuole ma quello che trovo inaccettabile e sconcertante è l'equiparazione tra chi rischia la vita per la sicurezza e i delinquenti (no: l'equiparazione è tra poliziotti che si comportano da hooligans e hooligans). «Ovviamente la sicurezza della Nazionale è garantita - ha poi evidenziato il capo del Viminale -. L'unica cosa che è successa è stata la decisione del capo della Polizia di ritirare due inviati speciali (lo Stato in un momento di crisi risparmierà un paio di viaggi con soggiorno in Sudafrica gratis per chi ci va ma a pagamento per i cittadini... per lasicurezza della Nazionale basta la Polizia sudafricana) che erano con la Nazionale che avevano proprio il compito di rafforzare il legame con la Federazione in vista della tessera del tifoso». «Abbiamo voluto - ha puntualizzato - dare un segnale: la sicurezza della Nazionale è e verrà naturalmente garantita, ma queste dichiarazioni non servono proprio a creare le condizioni migliori perchè il prossimo campionato di calcio si svolga senza incidenti».