Il campionato è appena finito, ma la vera battaglia inizia adesso e sarà quella più importante da vincere. La PIU’ IMPORTANTE, perché stiamo assistendo all’ennesimo attacco feroce verso la passione, le tradizioni e l’intero nostro patrimonio culturale. Dal prossimo campionato entrerà in vigore la famigerata “Tessera del Tifoso” che trasformerà, in maniera radicale, il nostro status, trasformandoci da tifosi a clienti-consumatori. Perché diciamo questo? Perché questo nuovo strumento di controllo sociale, pubblicizzato in maniera ingannevole, mira a mascherare profitti, sotto la copertura del bisogno indotto di legalità: è innanzitutto una CARTA DI CREDITO, con dei costi d’emissione e di gestione, che inspiegabilmente diventa necessaria per potersi abbonare e seguire la propria squadra in trasferta; è uno strumento che autorizza la Polizia a vietare l’ingresso sia a chi ha già scontato la propria pena, sia a chi non è mai stato giudicato da un tribunale, col solo scopo di cancellare la parte sana e critica del mondo delle curve, quella che dice la verità, quella che denuncia gli intrallazzi tra sport, politica e finanza; è l’ennesimo tentativo di schedare e tracciare consumi e abitudini, per poi importi nuovi prodotti sul mercato, effettuato da uno Stato che si preoccupa solo ed esclusivamente di tutelare la privacy di potenti e politicanti, i primi che dovrebbero invece rispondere pubblicamente, davanti alla cittadinanza, di tutte le loro azioni e delle loro scelte. Lo sport è di tutti e per tutti, ma i nostri governanti, di entrambi gli schieramenti, lo stanno trasformando in una élite, selezionata, silenziosa e innocua, per chi ha interesse solo a lucrare attraverso i sentimenti altrui, evitando ogni forma di contestazione! La Tessera del Tifoso NON TI AUTORIZZERA’ ad entrare in tutti gli stadi, le limitazioni saranno ancora possibili. La Tessera del Tifoso NON TI AUTORIZZERA’ a portare megafoni o tamburi per tifare, rimarranno vietati ovunque. La Tessera del Tifoso NON TI AUTORIZZERA’ ad esporre il tuo striscione, perché i messaggi, anche se non-violenti, continueranno ad essere proibiti dalla questura di turno, pronta a censurare anche gli articoli della nostra Costituzione. QUESTI SONO I MOTIVI PER I QUALI NESSUN GRUPPO DELLA CURVA A. COSTA FARA’ L’ABBONAMENTO! Sarà la dimostrazione di come la Curva, coerentemente alle lotte portate avanti contro il calcio moderno, le pay-tv, la repressione ed il business, ne vuole uscire a testa alta e non limitarsi a fare la marionetta del potente di turno. Cercheremo di essere sempre presenti in casa ed in trasferta nei settori che troveremo disponibili, perché il sostegno alla squadra non dovrà mai mancare, convinti che questi sacrifici siano necessari per ridare in mano il calcio ai sentimenti. A difesa di uno sport pulito, per un ritorno di megafoni, tamburi, striscioni e di tutti gli strumenti di tifo, per la libertà di espressione e di movimento, contro ogni forma di schedatura di Stato, contro la mercificazione della passione, per una valorizzazione dello spirito di aggregazione che contraddistingue le nostre curve, fucine di valori come amicizia e solidarietà. Non siamo nè buoni nè cattivi, siamo determinati a cambiare questo mondo e riportarlo ad una dimensione umana, fatta di tifo come libera espressione di pensieri ed emozioni che ci accomunano, fatta di relazioni e non di passivi telespettatori, o clienti selezionati.
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