Sono 11 le vittime che si registrano tra le persone senza dimora nei primi sei giorni dell’anno, di cui 4 solo il giorno dell’Epifania quando in tutta Italia si sono registrate temperature particolarmente rigide con molte citta’ sotto lo zero termico.
Si tratta di un dato drammatico in linea con i dati diffusi della Federazione italiana organismi per le persone senza dimora: nel 2023 si sono registrati 395 decessi di persone senza dimora e nel 2022 sono stati invece 400. Una strage di invisibili di cui spesso non si conosce nemmeno il nome, la maggior parte uomini migranti che hanno perso lavoro e permesso di soggiorno.
Secondo la Federazione italiana organismi per le persone senza dimora Enti locali e Regioni, oltre che intervenire con servizi di emergenza quali dormitori, mense, piani freddo e altro, devono intervenire con misure strutturali a partire dal diritto all’abitare punto di partenza decisivo per chi non ha un posto dove vivere e che vuole riprendere in mano la propria vita. Devono essere inoltre ripristinate o potenziate misure come reddito di cittadinanza e reddito di inclusione.
Secondo i dati dell’ISTAT sono 96.197 le persone senza tetto e senza dimora iscritte in anagrafe. La maggioranza è composta da uomini e il 38% è rappresentato da cittadini stranieri, provenienti in oltre la metà dei casi dal continente africano. Le persone senza tetto e senza fissa dimora censite sono residenti in 2.198 comuni italiani, ma si concentrano per il 50% in 6 comuni: Roma con il 23% delle iscrizioni anagrafiche, Milano (9%), Napoli (7%), Torino (4,6%), Genova (3%) e Foggia (3,7%). |