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DAVIDE LIBERO











Udinese-Roma, Pisa-Salernitana due sospensive ai divieti

 

FONTE:Sport People

 

La squadra è quella consolidata di sempre con l’aggiunta di qualche elemento specifico sul territorio. Gli avvocati Giovanni Adami, Lorenzo Contucci, Paolo Reineri, Daniele Labbate coadiuvati da Ciro Romano per il caso Salerno, hanno messo a segno un’altra importante vittoria. Una doppia vittoria in realtà, per quanto riguarda il divieto di vendita ai tifosi ospiti per le gare Udinese-Roma e Pisa-Salernitana sospeso dal TAR. Entrambe e come sempre attuate nemmeno tanto per reali motivi di ordine pubblico, quanto per pura rappresaglia in virtù di turbative più o meno acclarate nelle precedenti gare. Oltretutto calpestando il principio della responsabilità individuale e accollando a tutta la comunità dei tifosi, fatti per i quali il colpevole era stato già individuato e daspato, nella fattispecie per il lancio di un petardo durante Frosinone-Salernitana. Nemmeno nelle più contorte dittature sarebbero capaci di far pagare lo stesso reato a più soggetti non in concorso fra loro. Oppure di prendere a pretesto uno dei derby più tranquilli degli ultimi dieci anni per impedire ai romanisti di andare ad Udine, dove vige un rapporto di consolidata amicizia con gli ultras locali (e nient’affatto tesi sono pure i rapporti fra pisani e salernitani). Forse non è nemmeno corretto parlare di rappresaglia, sembra piuttosto che da inizio stagione la linea sia quella di vietare tutto e di più. Qualcuno forse semplicisticamente sostiene sia per evitare una giornata di straordinari nella gestione di importanti flussi di pubblico. Qualcun altro più “macchiavellicamente” pensa a un più complesso disegno atto a cancellare ogni vecchio rituale del tifo, a ridisegnare gradualmente e definitivamente la sociologia del tifoso fino a ridurlo al larvale stato di consumatore non antagonista. Quale che sia la giusta lettura, l’unica opportuna via per rispondere a questi soprusi travestiti da legge, è proprio quella di combatterli sul loro stesso piano. Divieto per divieto.

Un plauso agli avvocati e ai ricorrenti. Il tempo degli striscioni e delle proteste simboliche deve necessariamente cedere il passo all’azione diretta.