NON C'E' FEDE SENZA LOTTA

LA GENESI DELLA REPRESSIONE

NOI DA NOVE ANNI CONOSCIAMO LA VERITA'!

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DAVIDE LIBERO











CI RIVEDREMO DOVE CI SIAMO LASCIATI… A SOSTENERE IL DIAVOLO IN TUTTI GLI STADI

 

Tratto da "NON C'E' FEDE SENZA LOTTA" n°0

 

Attualmente andare allo stadio non è certamente facile, colpa della tessera e delle svariate leggi speciali che negli anni hanno reso sempre più gli stadi italiani luoghi dove le libertà personali sono ormai inesistenti, che ci impediscono di fare il tifo come una volta; eppure, nel campionato appena finito, si era riusciti tutti insieme a ricreare una grande atmosfera all’interno della curva: facce giovani e meno giovani erano riuscite con molto impegno a far ripartire una curva che molti in Italia avevano conosciuto e apprezzato sotto tutti gli aspetti.
Ovviamente tale entusiasmo ha ricreato aggregazione, in particolare tra i più giovani, e chi da anni tenta in ogni modo d’impedire l’espansione del pensiero ultras non ha perso occasione per colpire nuovamente con la falce della repressione: sono infatti piovute diffide, dalle motivazioni che definire fantasiose è un eufemismo, guarda caso su chi più di altri ci aveva messo la faccia per ricreare la situazione sopracitata.
Non sarà certo questo a fermarci: anche se siamo sempre meno continueremo a resistere, continueremo ad operare affinché la curva recuperi smalto ed entusiasmo, e mantenga sempre quel suo essere luogo di aggregazione e pensare libero che in una città come la nostra ha sempre rappresentato il vero luogo di ribellione rispetto all’appiattimento che ci circonda.
Siamo Ultras, siamo in curva, siamo nelle strade, come la fenice ci rigeneriamo dalle nostre ceneri, non riusciranno a fermare un pensiero e un modo di vivere, cresciuto come erba spontanea sul cemento armato della Curva Est e che di generazione in generazione mai muore.
Per ricreare l’entusiasmo giusto non bastiamo solo noi: c'è bisogno dell’aiuto di tutti quelli che hanno ancora un briciolo di dignità e senso di appartenenza a questi colori magici e a questa terra. Abbiamo bisogno di chi è pronto non a vivere di ricordi ma di presente, un presente che si fa sempre più difficile ma che vale la pena di vivere con il massimo della passione, contraddistinto dal profondo amore che ancora tanti nutrono nella gloriosa casacca della Teramo Calcio 1913. Non vogliamo ritrovarci ad assistere a spettacoli indecorosi come quelli andati in scena durante le amichevoli estive che definire vergognosi è poco, rispetto a quella che è la tradizione del tifo a Teramo.
NON POSSIAMO PRETENDERE CHE UNA SQUADRA DI SCONOSCIUTI ONORI LA NOSTRA MAGLIA SE NON SIAMO NOI TUTTI COME PIAZZA I PRIMI A SPUTARE SANGUE E A DIMOSTRARE ATTACCAMENTO ALLA STESSA.

 

IL TERAMO SIAMO NOI… DIMOSTRIAMOLO!