Ispani - Il luogotenente dei Carabinieri, Emilio Russo, di 54 anni, di Ispani (Salerno), già comandante della stazione dei carabinieri di Lauria (Potenza), è agli arresti domiciliari con l’accusa di aver “coperto” l’attività di un’associazione per delinquere finalizzata alle truffe ai danni di persone anziane nell’ambito della quale, nel 2004, due coniugi di 77 e 76 anni furono picchiati a morte nella loro casa di Rivello (Potenza). Oltre a Russo, i Carabinieri della compagnia di Lagonegro (Potenza) hanno arrestato oggi Giovannina Gagliardi, di 49 anni, ritenuta capo dell’associazione per delinquere: i coniugi uccisi nel 2004 erano i suoi suoceri, per il duplice omicidio sconta l’ergastolo con pena definitiva l’ex brigadiere dei Carabinieri Pietro Mango. Gagliardi è detenuta in carcere: l’accusa di aver fatto parte dell’associazione a delinquere riguarda anche Mango e altre quattro persone, denunciate in stato di libertà. Gli altri arrestati sono tutti parenti della donna, un impiegato delle Poste, un geometra e un “noto avvocato” del foro di Lagonegro.
COME TRUFFAVANO GLI ANZIANI Appresi particolari sui beni mobili (attraverso l’impiegato delle Poste) e immobili (grazie al geometra) degli anziani, Giovannina Gagliardi si proponeva loro come badante a tempo pieno. Poi, piano piano, li allontanava dalle loro famiglie e li convinceva a donare a lei i beni. Se gli anziani si rifiutavano, cominciavano minacce e intimidazioni. La donna ha anche scritto falsi testamenti e atti di donazione, con l'aiuto dell’avvocato e di testimoni infedeli. Il luogotenente Russo è accusato di aver attestato falsamente, in atti inviati alla magistratura, fatti ed eventi, per “coprire” la Gagliardi. Fra i coniugi presi di mira vi furono Donato Carlomagno e Maria Rossini, uccisi il 9 novembre 2004 nella loro casa, a Rivello. L'ex brigadiere Pietro Mango fu arrestato due giorni dopo il duplice omicidio e condannato all’ergastolo con sentenza definitiva. Un mese prima il delitto altri due anziani coniugi vennero aggrediti e picchiati, sempre nella zona di Rivello, dalla stessa organizzazione. Le indagini dei Carabinieri, però, non si sono mai fermate: gli investigatori hanno cercato i complici di Mango e sono arrivati a Gagliardi, a Russo, ai quattro denunciati e ad altre otto persone, che sono indagate.
UN DUPLICE OMICIDIO DI PARTICOLARE BRUTALITA' I cadaveri di Donato Carlomagno, 77 anni, e Maria Rossigni, 76, furono scoperti dai carabinieri la mattina del 10 novembre 2004, nella loro abitazione in contrada «Cammartino» di Rivello. I due anziani erano stati duramente picchiati: a Maria Rossini fu spezzato un femore mentre Donato Carlomagno, trovato con i piedi legati da un cavo telefonico, era stato colpito con un pugno ad un occhio che gli aveva provocato una forte emorragia risultata poi fatale. Nel corso del processo gli inquirenti ricostruirono le mosse dell'ex carabiniere Pietro Mango: dopo aver lasciato i coniugi Carlomagno in fin di vita ed essere fuggito senza alcun bottino, telefonò da una cabina pubblica al servizio di pronto intervento «118» e disse, indicando con una certa precisione il luogo in cui aveva lasciato moribondi i due anziani, che un uomo aveva bisogno di soccorso. Ma le telefonate al «118» vengono registrate e in seguito i colleghi del brigadiere diranno di riconoscere in quella voce e in quella parlata Pietro Mango.Erano all’incirca le 23 quando l'ambulanza arrivò in contrada «Cammartino». Qui un familiare della coppia di anziani escluse che suo padre potesse star male perché disse di averlo sentito poco prima. Così l'ambulanza tornò indietro e i due coniugi persero anche l'ultima possibilità di salvezza.
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