NON C'E' FEDE SENZA LOTTA

26 MARZO 2000

LA GENESI DELLA REPRESSIONE

NOI DA NOVE ANNI CONOSCIAMO LA VERITA'!

laboratoridirepressione

SPEZIALELIBERO

DAVIDE LIBERO











Dentro il Beccaria Paure e speranze dei giovani reclusi

 

FONTE:Il Domani

 

Abusi, paure e speranze. Le storie dei ragazzi dentro. Reportage dall’istituto di pena minorile “Beccaria” di Milano

 

 

La rete nuova si alza lungo il muro di cinta. Serve per evitare le evasioni. Il campo di calcio, invece, è chiuso per evitare i lanci delle palline di fumo. L’erba è cresciuta, la pioggia ha nutrito la gramigna, toccherà ai ragazzi rimettere in ordine ogni angolo. “A volte sembra di spostare il mare con una forchetta, sembra che cambi poco, quasi niente. L’impegno non è commisurato all’esito, ma è il nostro quotidiano, il nostro mestiere”, dice Elvira Narducci, a capo dell’area educativa.

L’istituto Cesare Beccarla di Milano è il racconto perfetto delle condizioni delle mari minoridai redusiche,trita no la strutturaa cinque minuti dalla metro Bisceglie, una delle periferie della città. Gli. Italiani sono pochissimi la maggior parte dei ragaz.zi sono minori stranieri non accompagnati. gli altri sonale seconde generazioni. Sono quelli che fuori dal carcere una narrazione tossica e semplificata ha ribattezzato “maranza”.

Mi arrabbio quando li chia rnancaccsi perchéè un modo facile per dare urfetichetta aragazzi alla ricerca disperata di identità, perché sono ragazzi sui quali possiamo anca. rastrivere e. invece. li collodtiamo in un gruppo clisfurizionalea continua Narducci. Al Beccaria non ai sono solo i ra,gard su. cui si appiccicano etichette. Il resto è tutto il dramma del carcere. Undrarntna che iniziacialle violenze. La procura di Milanoha indagato 42 personetra medici, funzionarle agenti, questi ultimi, avario titolo, rispondono anche di tortura. secondo i prn al Beccarla Cera ma stanza dove avveniamo le violenze ed era ~- niente sprovvista di [2~ re. ,t

Dope orni haiino pearrar0, ira una stanza singola (4 ~tre uhi plcall lavane dicevano “sei ural unarabe ‘zinaga. ro-”. racconta una vittima. Insuitt sr iasi e .4tiauditevliolietazea, usando le parole del giudice. Tra gli iscritti anche la dirigenza delll.stinno, due ex direttrici del carcere Minorile Beccaria di Milano, Cosi ma Buccollero e Maria l’Unenti, e una vi oadiraffica che ha assunto per tifi bnaR periodo la reggenza Raffaella Messina. ancora vice nell’i5lìnur a. Coinvolto anche un altro ex direttore, Fabrizio Rinaldi lie diràgenti dell’istituto penale minorile sono accusare in particola – re di aver tenuto condotte ornis- SiVe.artrareerSare un istitutoregnatO da un’inchiesta dirompente restituisce criticità ingigantite e irrisolte.

Di parlarne nessuno ha molta voglia, piuttosto desiderano mostrare attività, iniziariveedeirendpervaltare una pagina che racconta pelò& Un triennio di abusi. lei sono indagni aprite, io lavoro qui da 31 anni. Quello che è accaduto ha interrotto la relazione fiduciaria tra noi adulti, è stato uno tsunami”, dice Narducci. Non si sottrae al quesito neanchel a nuova comandante della polizia penitenziaria ‘blanda Tornar una vita spesa per la divisa che è appena arrivata “È una grande ferita, l’auspicio é che si alleggerisca la posiaione di tanti dei coinvolti Alcuni degli Indagati seno stati miei colleghi eli ho visti speridesi per un’ideg dl detenzione e Pena che nulla ha da spartire con quelle accuse. Non è possibile”. dice.

Alcuni agenti indagati lavorano ancora al Beccarla ma non a contatto con i ragazzi. alcuni dei reclusi cheha n ne raccontate quanto subito ami n ritornati da detenuti nel l’isrin ita, rna la per per Cpan I rlieginrno. ndi cazione è di evitare contatti tra chi ha denunciato e chi è finito sotto inchiesta il processo accerterà le singole responsabilità, ma chi abita il Beccari.a, da detenuto o lavoratore continua a pretendere risposte. Soviraiffellanzento Calando arriviamo in visita nell’istituto ci sono 74 detenuti (79 qualche giorno prima), i posti disponibili sono 55. Venti in più, in pieno sovraffollamento. E allorala soluzione è semplice piazzare i materassi a terra. una pratica diventata abitudinaria non solo qui, ma che racconta l’assuefazione al peggio.”

Ai Beccarla si sta a volte bene e a volte male, dipende da come ci si sveglia Nella mia cella siamain quaoioandaese dovreinmoessere tre, uno di noi dorme per terra. iu o rnenoda una sa- &nana è li Abbiamo chiesta “un’altra branda, ma non ci sta la C011 n é pktehm, raCCOIMIL tifin dei detenuti stranieri che incontriamo, Se il governo delle ‘destre, con il sottosegretario alla Giustizia Andrea Del mastro Delle Vedove, s m ulteriormente devastando il sisma carcere, lo stato delle cose prima dell’arrivo del governo Meloni era di diffusa indifferenza.

Molti esponenti di centrosinistra hanno scoperto i temi degli istituti di pena quandohannocomindatoasederetra banchi dell’opposizione, prima era solo silenzio. Dal 2013 fino ai noti fatti da queste parti non ci sono un direttore e un comandante stabili questo significa incertezza assenza di vertici e riferimenti. Nulla spiega violenze e angherie, ma lasciare un carcere inbalia degli eventi è colpa grave. blocco del 111111-ONTT e delle assunzioni ha fatto il resto. Mancano agenti nella fascia di età 35-50, quella dell’esperienza

Ccksi ci si trama con agenti di poco più di vent’anni che dovrebbero mostrare il volo) dello stato di fronte a reclusi oche hanno la stessa era. A volte i detenu.ti sono anche più. grandi il dipartimento ha cosi disposto l’uso della divisa anche nelle 5e210- Elà, Mallen é Urla diViSa a formare il personalee arenderbautorevole nai i ciechi di chi guarda uso per cento del poliziotti penitenziari che lavorano al Beccarla ba, meno di due anni di servizio, un’età che oscillA trai 21 e i 30 anni Gli agenti sono l’ultimo anello di una catena, quella che paga il prezzo più alto.

Sono 1C3S, ne servirebbero una ventina in più, ICI”e chi arriva a 1C0 ore di straordinario al mese, Tra dorro significa dieci, dodici OFB al giorno di lavoro, Aspettano ancora la mensa, chiusa nel 2010 Il futuro li Noti A meri: mattinata una parrede i ragazza reclusi é a scuola entriamo nell’aula accompagnati dagli agenti e dalla responsabile dell’area. educativa Sulla lavagna digitale una pagina del libro Lo gruma strega re di Di n o Buz iati. I soldi apparsi dal nulla nella tasca e il peso della coscienza. un racconto datato anni Sessanta che parla ancora al presente.

Dentro il carcere ci so n o storie +che incrociano disagio e abbandono e spesso fa capolino anche la brama di apparire la caccia al dio denaro. uno di loro risponde alle nostre domande e racconta il suo passatcc Mt,e scarpe i vestie soldi servivano, mi ero ubriacato di denaro. Guadagnavo gnehp mille caro al giorno”. racconta I soldi elle sì moltiplicano pazieal lucrato florido della droga, di cui si può facili:~ re” state vittima o diventare carnefici

M piano t e r r a ci sonoalteestanze dove sii svolgono le attivit2t fomative cucina. pasticceria, falegnarneiria impianti ~- dimisi perdarsi una possibilità quando il perooiso dentro Sarà finita Anche se a volte ogni prratreSSil di cambiamento si i n frange C?rin19 le assenze del mondo fuori. Ci sono venti minori stranieri non accompagnati, più di un quarto dei detenuti. Senza famiglia senza radici e conuna criminalità che attira e segna. A volte sembra proprio di muovere l’oceano con una forchetta.

 

Nello Trocchia