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Tessera del tifoso: Schedatura che criminalizza

 

E' criminogeno e mistificatorio dipingere la polemica riguardo alla tessera del tifoso come uno scontro tra violenti e nonviolenti". E' quanto sostiene Giovanni Russo Spena. "La tessera del tifoso, voluta con forza dal ministro Maroni, è uno strumento emergenziale, che opera una criminalizzazione generalizzata del tifo e la cui efficacia nel contrasto alla violenza è del tutto aleatoria - afferma Russo Spena - Di sicuro con la tessera del tifoso la sicurezza negli stadi viene ulteriormente privatizzata e affidata al controllo delle società, rafforzando il già nefasto e improprio legame tra queste e alcuni ambienti delle tifoserie. Attraverso l'introduzione di benefici commerciali del tutto estranei al tema della sicurezza, le società hanno così un ulteriore strumento di fidelizzazione del tifo e di profitto economico; mentre i cittadini sono soggetti a una criminalizzazione preventiva e una schedatura che viola i più elementari diritti civili". "L'esperienza insegna che la sola via efficace per contrastare la violenza è quella della partecipazione e della democrazia - conclude Russo Spena - Il che significa restituire il calcio alla sua dimensione popolare: non restringendo, ma ampliando le possibilità e le modalità di accesso allo sport e agli stadi per tutte le famiglie, e non solo per ricchi privilegiati e fanatici organizzati. Duole doverlo ripetere ancora, ma il nemico dell'animo sportivo e nonviolento è sempre il profitto".