Alle nostre latitudini il calcio entusiasma sempre meno. Gli stadi italiani si svuotano e, per contrappasso, si affollano i divani. Le pay tv, con la connivenza dei vertici di un sistema che traballa pericolosamente, stanno svendendo a prezzi di saldo uno sport con l’anima. Verrà il giorno in cui anche i clienti delle televisioni a pagamento si stancheranno della pochezza degli spettacoli che vengono propinati all’interno di scenari grigi. Un calcio senza tifosi, senza colori e senza passione non potrà continuare a rimanere attrattivo per molto tempo ancora. Restano a presidiare gli stadi i pochi coraggiosi che amano ancora gustarsi le partite dal vivo. Tifosi veri, con la “T” maiuscola. I soli che danno ancora senso a uno sport una volta bellissimo, oggi popolato da personaggi sempre meno intriganti e impoverito dall’invadenza di un sistema mediatico troppo poco lungimirante. Il calcio è ben altra cosa rispetto all’obbrobrio in cui lo hanno trasformato. Se non tornerà a girare intorno ai tifosi, come avveniva un tempo in Italia e come accade nel resto d’Europa, il “de profundis” è dietro l’angolo. |