La curiosa novità del giuoco del calcio, che pure incontra i favori del pubblico e pur segnalato dalla stampa locale non è, tuttavia, sufficiente a far nascere una struttura societaria articolata ed affiliata alla Federazione, che faccia del foot-ball la sua attività principale e che partecipi a manifestazioni ufficiali. Eppure, nel gennaio del 1914, il lungimirante prof. Giuseppe D’Alessandro, presidente della Gran Sasso, si era pure procurato, da Pezzarossa di Bari, un pallone da foot-ball ed altri accessori, tra cui due reti per porta. Passato il fragore dei cannoni ed il terrore della “inutile strage” della Grande Guerra, il Paese ricomincia a vivere e con esso il calcio. Tuttavia, nel periodo 1920-1924, il calcio teramano non riesce a decollare, limitandosi ancora ad attività di gare amichevoli. In verità riscuote grande successo il torneo di calcio organizzato dalle Società Sportive teramane nel 1921, ma il crescente entusiasmo per il calcio non porta ancora alla costituzione di una Società ufficiale, iscritta alla Federazione; anche perché, a Teramo, non vi è un vero e proprio campo di giuoco. L’uso della Piazza d’Armi viene concesso di rado e gli unici posti per giuocare al calcio si riducono ai cortili, ai giardini e agli spiazzi, come quelli dei “Tigli” o di Porta Madonna. Nel 1925 si svolge il primo campionato di calcio regionale, mentre nel 1926 la Lega Sud della Federazione riserva alla nostra Regione un Campionato di Seconda divisione, oltre ad un Campionato di Terza Divisione e di Quarta Divisione. Manifestazioni tutte che non vedono la partecipazione di nessuna squadra della Città di Teramo. Nel 1928, finalmente, viene individuata un’area sulla quale allestire un terreno di giuoco, cosicché, il 25 Agosto 1929 viene fondata la A.S. Teramo, società con proprio statuto, che il 5 Settembre si riunisce in Assemblea generale ed elegge il proprio Consiglio Direttivo. Presidente viene nominato, per acclamazione, il cav. Francesco Paolone. Ora Teramo ha una società di calcio ed anche un terreno di giuoco e così, il 27 Ottobre 1929, alle ore 15.00, viene inaugurato il nuovo impianto sportivo; quello che, da allora in poi, sarà la casa del Teramo ed il teatro di tante giornate esaltanti ed anche di momenti meno lieti: “Il Comunale”. La A.S. Teramo, che ospita la U.S. Osimana, si impone per 2-1; la prima rete della storia del Teramo la mette a segno la mezzala Gaiani II, un fornaio di origine felsinea. Seconda amichevole al Comunale il 3 Novembre 1929, contro la Cluana Portocivitanova; più che il risultato finale (4-0), da segnalare il particolare curioso che la squadra teramana indossa una casacca giallorossa. |