“TU MI TESSERI? IO NON TI VOTO!” questo era lo striscione apparso in Curva Nord, a Lecce, ieri sera. Uno striscione, un grido di rabbia vero, genuino, come d’altronde sono sempre tutti i messaggi della Curva Nord! Purtroppo leggo che molti hanno iniziato ad avere dei pruriti politicanti per via di quello striscione. Per non parlare poi dei soliti topi di fogna da tastiera che hanno iniziato a sentenziare nei confronti dei ragazzi della Curva Nord: “ignoranti”, “ridicoli”, “striscione puerile” e via discorrendo. Eppure basterebbe riflettere e leggere con attenzione quello striscione! Negli ultimi anni il Dio denaro e l’attenzione dei mass-media intorno al mondo del calcio sono diventati sempre più forti, e i vari governi (di ogni colore politico) che si sono succeduti hanno varato leggi repressive sempre più dure contro gli Ultras ed, in generale, contro i tifosi di calcio. Questo sempre e solo a salvaguardia del calcio-moderno, con l’intento di togliere ed emarginare dagli stadi gli Ultras, cioè la parte più genuina, non omologata e non omologabile e, quindi, “pericolosa” e “scomoda” per i Sommi Protettori del “sistema” calcio-moderno-business. L’ultimo assalto alla libertà non solo individuale ma anche di massa è stata l’introduzione della circolare amministrativa (e non una norma di legge!) denominata Tessera del Viminale. Sappiamo quanti danni ha arrecato questo ricatto della Passione. Basta considerare che parte integrante della Tessera del Viminale sono le innumerevoli limitazioni al transito dei tifosi/cittadini sul territorio della Repubblica Italiana (in violazione dell’articolo 16 della Costituzione della Repubblica Italiana!). Un fatto assurdo e gravissimo del quale i vari politicanti se ne sono sempre strafottuti. Così, ad oltre quindici anni dalla apertura delle frontiere tra le Nazioni europee, lo Stato Italiano e qualcuno dei maggiori imprenditori (ad esempio Autogrill Spa) si riuniscono ogni settimana per decidere se e come il cittadino/tifoso (che si presuppone uomo-libero) può o non può muoversi! I vari “signori” politicanti, politicastri e politucoli di tutto questo se ne sono sempre allegramente fottuti! La deriva repressiva è ormai evidente, ed è talmente evidente questa deriva repressiva che nel prossimo futuro c’è Qualcuno che sta già pensando all’introduzione della Tessera del Manifestante, con la quale non sarà più possibile partecipare ad alcun tipo di manifestazione pubblica se non preventivamente schedato e “gradito” ai cosìddetti organi ufficiali di controllo! Allora ecco perché quello striscione andrebbe letto e riletto… perché lo striscione esposto in Curva Nord esprime anche la forte preoccupazione che il modello di repressione sociale che oggi è adottato nell’ambito stadio attraverso la Tessera del Viminale, domani lo sia anche nell’ambito cittadino e all’interno dei luoghi di lavoro o ancora all’interno di una manifestazione pubblica a favore dei diritti dei lavoratori e contro il precariato! Io invito chiunque sia contro ogni tipo di repressione a riflettere sul vero nocciolo della questione prima di dire che quello striscione fosse sbagliato. Non c’è nulla di sbagliato e, come sempre, la Curva Nord è sovrana e non si piega a nessun tipo di ideologia politica ma anzi ha voluto lanciare un messaggio chiaro ai tanti politicanti che, ieri come oggi, hanno avallato la Tdt : “TU MI TESSERI? IO NON TI VOTO!”. |