Ciao Gabriele. Sono ormai passati tre anni da quando hai lasciato la vita in quell’autogrill di Badia Alpino. Non ti conoscevamo di persona, ma la tua vicenda ci è entrata nel cuore, e in questi tre anni ci sei mancato. E’ successo a te, ma poteva succedere ad ognuno di noi che portiamo una sciarpa al collo, non importa con che colori. I ricordi del tuo funerale sono ancora indelebili nelle nostre menti, la folla ultras, la rabbia unita alla disperazione di tuo padre e tuo fratello mentre portavano la bara, le centinaia di fiori e di sciarpe, le lacrime degli amici. Il dolore ed il rispetto dei presenti hanno rappresentato uno dei momenti più forti e toccanti di più di 40 anni di mondo ultras. Fianco a fianco, tifoserie amiche e nemiche, arrivate dal nord e dal sud, gli ultras presenziarono a Roma per dare il giusto saluto a uno di noi, ad un ultras, che fosse laziale non importava a nessuno, era indifferente quale fosse la tua fede. E’da poco passto l’11 settembre e migliaia di ragazzi non ti hanno ancora dimenticato, in tutta italia, in tutte le curve, continuano le manifestazioni per ricordarti. Ricordarti per quello che eri, un ultras, un giovane come noi con la passione per la propia squadra. In 25.000 abbiamo firmato la petizione del comitato “mai più 11 novembre” per deporre una targa all’autogrill dove hai perso la vita. l’11 novembre alle 9:18, non un orario a caso, doveva essere inaugurata, l’11 novembre è passato, ma la targa non è ancora stata affissa. subito un secco no da parte della società autogrill (quelli che fanno accordi commerciali con Maroni e la sua tessera… a quello serve), poi si sono mossi i politici di Roma (finalmente….che servino a qualche cosa) e sembra che la cosa si possa fare. ma la burocrazia e’ lenta, i permessi tardano ad arrivare, ancora non si sa quando si potrà inaugurare la targa. Non ci fidiamo di uno stato che si vergogna di ammettere quello che è successo, che non vuole ricordare un suo cittadino, nonostante altri 25.000 cittadini lo chiedano ufficialmente. Gli ultras non vogliono questo, non vogliono che Gabriele venga dimenticato, continueremo a ricordarlo e a chiedere giustizia, non vogliamo mai più un altro 11 novembre. Giustizia! è questa l’unica richiesta della famiglia, che venga fatta al più presto, perché la verità è sotto gli occhi di tutti, tranne di chi non vuole ricordare e di chi continua a nascondere e proteggere il suo assassino. Dopo tre anni non si sa ancora che faccia abbia, si sa che non e’ mai stato sospeso dal servizio, mentre la famiglia sandri è stata per tre anni sotto i riflettori, dovendo spiegare all’opinione pubblica che il loro figlio è stato assassinato da un poliziotto. Mentre i tg ci continuano a bombardarci con i minimi particolari della famiglia della povera Sarah Scazzi, lui è misteriosamenete sparito, protetto da quel velo di impunità che lo stato assicura ai suoi servi più fedeli. |