Processo Cucchi: Avvocato tira in ballo i carabinieri |
Nell'ultima parte dell'udienza preliminare per l'omicidio Cucchi, tornano alla ribalta i carabinieri e sembra squarciarsi il cono d'ombra delle indagini relative alla morte del trentunenne romano ucciso in sei giorni in sei giorni dal mix malapolizia/malasanità. «Dico con certezza chi non è stato. Gli atti del processo ci portano a un momento preciso, le 9.05 del mattino del 16 ottobre 2009 quando Stefano viene portato alle celle del Tribunale. Lì, tutto quello che doveva succedere era già avvenuto prima», ha detto l'avvocato Diego Perugini, difensore di uno degli agenti penitenziari accusati di aver picchiato Stefano Cucchi. «In più, vi sono tutta una serie di dichiarazioni dello stesso Stefano, a lui attribuibili, dal momento in cui entra nelle celle del Tribunale a poco prima di morire, in cui fa riferimento a chi lo ha malmenato. E non indica gli agenti di polizia penitenziaria, ma fa riferimento al suo arresto. Stefano è stato arrestato alle 23 e 30 dai Carabinieri e fino al giorno dopo - conclude Perugini - è rimasto in diverse caserme dei carabinieri». |