Stagione 2005/2006 con Marco Cari in panchina il Teramo (che viene spostato nel girone A di Serie C1): con il passare delle giornate arriva nelle zone alte della classifica e conquista la quinta piazza, alla vigilia dei play-off viene retrocessa in settima posizione per una decisione della Commissione Disciplinare con una penalizzazione di 4 punti. Tra le gare disputate in questa stagione c'è da ricordare il pareggio per 0-0 al Marassi contro il Genoa e l'1-1 del ritorno, nonché il 3-2 contro la Fermana (a fine primo tempo si perdeva 0-2). La stagione successiva (2006/2007), che segnerà la retrocessione del Teramo in C2, si apre addirittura con 9 punti nelle prime 3 partite a scapito di Ancona, Juve Stabia e Giulianova. Il ruolino dei biancorossi è buono in casa, ma fuori è disastroso e per questo Gabetta viene esonerato alla seconda giornata di ritorno. Il suo successore Fiorucci raccoglie una sola vittoria in mezzo girone di ritorno e richiamare Gabetta non servirà, nonostante i risultati buoni, a cambiare una situazione compromessa. Agli spareggi salvezza il Teramo arriva atleticamente stanco e mentalmente logoro, l'Ancona ha la meglio e dopo 5 anni di C1, il Teramo ritorna in C2. La stagione 2007/2008 verrà ricordata perché il Teramo dopo 79 anni abbandona il glorioso Stadio Comunale, per andare a giocare al nuovo stadio di Piano d’Accio. L'impianto è stato realizzato da una società privata, la Verdebosco, per conto del comune di Teramo, che lo ha dato in gestione per 30 anni alla stessa società in cambio della costruzione dell'impianto. Alla fine dei 30 anni di gestione, il comune lo riavrà indietro a titolo gratuito. Inizialmente la società Verdebosco doveva essere composta al 50% da privati e dal restante 50% dalla Teramo Calcio; in seguito al fallimento sportivo della società avvenuto nel 2008, durante la gestione Malavolta, le quote sono state vendute e la società non è più co-proprietaria dell'impianto come inizialmente previsto. Un cambio epocale, uno stadio privato dove gioca la squadra della città, un impianto dispersivo, una cattedrale del deserto, comunque vada nulla sarà più come prima. Ma il 2007/2008 verrà anche ricordato perchè nonostante un ottimo campionato di C2, conclusosi con l'ottavo posto, l'ombra del fallimento, che aleggiava già un anno prima, si è materializzato e ha costretto la società a ripartire dalla Promozione. Il 15 luglio 2008, nel giorno del suo 95º compleanno, il Teramo è stato radiato dalla C2. |