NOVARA-TORINO, INCIDENTI NEL PREPARTITA - I tifosi del Torino lo avevano detto in settimana: a Novara ci saremo ed entreremo anche se la trasferta è vietata. E così è stato. Il derby piemontese tra Novara e Torino è stato caratterizzato da tensioni nel prepartita. Circa 1.500 tifosi granata hanno raggiunto lo Stadio "Silvio Piola"nonostante la partita fosse a loro vietata (in settimana infatti le autorità competenti avevano deciso di consentire la vendita dei tagliandi ai soli residenti della provincia di Novara ed ai possessori della Tessera del Tifoso) e dopo aver forzato il blocco della polizia che tentava di arginarli sono stati fatti entrare per evitare ulteriori tumulti. La decisione di inibire il derby non era andata proprio giù ai supporters del Toro e così, stanchi dei continui divieti, hanno deciso di partire alla volta della vicina città adagiata sul Ticino. Già dall'inizio della scorsa settimana questa volontà era chiara a tutti, essendo stata ampiamente pubblicizzata sul web, ed era pertanto prevedibile si creasse una situazione di tensione all'esterno dello stadio. SITUAZIONE CHE SI POTEVA EVITARE - Perchè allora non mettere i biglietti a disposizione dei tifosi ed evitare tutto ciò? La partita in questione, oltretutto, non vanta di certo una cronistoria intrisa di sangue e fatti di cronaca nera, le due squadre prima di questo campionato non si incontravano infatti da decenni. Così la testardaggine nel voler far sembrare questa Tessera del Tifoso la vera panacea di tutti i mali ha dato vita all'ennesima situazione grottesca. Criteri che stanno portando sempre più ad implementare tensioni e rabbia tra i tifosi anziche diminuirle. Che senso ha non consentire ad una tifoseria numerosa e vicina alla sede dell'evento sportivo (Torino e Novara distano appena 96 km) come quella del Toro di recarsi in trasferta per poi vedersi comunque arrivare oltre mille tifosi inviperiti (anzi, sarebbe meglio dire fatti inviperire!) che reclamano il sacrosanto diritto di assistere ad una partita di calcio senza discriminazioni territoriali, razziali. di sesso, di età, di sangue, etc etc? Se in precedenza si invoca tanta rigidità, si vuole far vedere che possono assistere al match rigorosamente i soli possessori della Tessera del Tifoso...perchè "per ragioni di ordine pubblico" si fanno comunque entrare i tifosi giunti senza biglietto, peraltro contravvenendo al regolamento d'uso dello stadio (visto che si vuole tanto nascondere e giustificare la Card Ministeriale dietro ai concetti di "sicurezza negli stadi", "legalità negli stadi" e "ordine negli stadi"), smentendo e di fatto dichiarando inutile e cervellotico quanto deciso pochi giorni prima? La risposta è semplice ed a darla sono stati i ragazzi fatti entrare al "Piola" che una volta dentro hanno sostenuto la loro squadra in maniera civile e senza recare danno a nessuno: la Tessera del Tifoso ed il modello italiano costruito su discriminazioni, limitazioni e divieti è fallito ancor prima di cominciare. Forse, come è scritto nella nostra storia, per capirlo occorrerà veramente sbatterci la testa, magari arrivando al ferito grave se non al morto. E la colpa sarà sempre dei tifosi, mai di chi ha creato questa situazione dal nulla. Di una cosa siamo certi però, qualche anno fa quando tutto questo non esisteva,un qualsiasi Novara-Torino sarebbe stato consegnato agli annali semplicemente come "un derby piemontese nel quale le due curve hanno offerto il vero spettacolo". Ma guai a dirlo a Maroni. |