Questo scellerato campionato di lega pro ci propone per questa 4^ giornata di campionato un turno infrasettimanale in notturna di mercoledì sera, che francamente mancava nella particolare collezione di date e assurdi orari a cui sono costretti coloro che ancora vanno allo stadio, che credono che la loro squadra partecipi ad un normale campionato di calcio e, soprattutto, quelli che ancora si ostinano a pensare che questo sia uno sport popolare che appartiene alla gente. A loro invece, al palazzo, interessano solo i quattrini che si intascano con gli sponsor che finanziano il loro “palinsesto interattivo” e chissenefrega se la gente e’ costretta a guardarsi una partita di pallone della propria squadra del cuore all’ora in cui di solito i ragazzini scalciano nei campetti di periferia alla domenica. Questi signori si sono impossessati del calcio e lo hanno snaturato, approfittando e speculando sulla passione della gente, dei tifosi, colpevolmente assuefatti pero’, in molte circostanze, dal solito ignorante senso d’impotenza. Si permette a questi sciacalli di usare la parola tifoso, che dovrebbe essere sinonimo di amore, passione, appartenenza, solo per vendere il loro prodotto. La usano nelle loro pubblicita’, nei salotti televisivi, nelle loro deliranti elucubrazioni sulle logiche del calcio moderno. Sanno bene di avere bisogno come il pane di un “contorno” al loro indigesto spezzatino per renderlo appetibile, ma non perdono occasione per provare in tutti modi a levare anche quelle briciole di dignita’ rimaste al nuovo cliente-tifoso che hanno creato e destinato esclusivamente, secondo loro, a consumare questa grande e triste abbuffata. Allo stato attuale appare sempre piu’ complicato per noi essere ancora qui, in un contesto estraniante, che non ci vuole piu’, ma sarebbe ancor piu’ grave lasciare che tutto muoia senza aver combattuto per difendere il nostro modo di essere, continuando a resistere a chi vuole trasformare il nostro mondo, quello vero, fatto di valori, in cui abbiamo sempre creduto. Non cambiera’ nulla forse ma, come diceva qualcuno, chi combatte puo’ anche perdere, chi rinuncia a combattere ha gia’ perso!