NON C'E' FEDE SENZA LOTTA

LA GENESI DELLA REPRESSIONE

NOI DA NOVE ANNI CONOSCIAMO LA VERITA'!

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DAVIDE LIBERO











Calcio scommesse? Serve un giro di vite per gli ultras !

 

Fonte boysparma1977.it

 

Ed eccoci qui a commentare l’ennesimo scandalo del calcio italiano. Ancora una volta si parla di scommesse, ancora una volta di partite truccate, di giocatori e Società coinvolte.
E’ proprio questo che ci rattrista maggiormente. Il fatto che tutto si ripete. Adesso, certo, è il momento dell’indignazione, delle dita puntate e delle accuse rivolte ai quattro venti. Ma siamo sicuri che tra poco anche questa vicenda finirà nel dimenticatoio. Certo magari ci saranno condanne, multe, processi e qualcuno dovrà fungere da capro espiatorio. Ma ciò di cui siamo certi è che il sistema rimarrà lo stesso e questi meccanismi, questi ingranaggi continueranno a girare. E tutto questo a discapito di chi ? Ovviamente di chi come noi crede ancora che il calcio sia passione, aggregazione, divertimento. Ancora una battaglia, 11 contro 11, in cui vince chi ha più voglia, più cuore, più talento. Magari, per sviare l’attenzione, fra poco si ricomincerà a parlare di violenza, di Tessera del Tifoso, di quanto sarebbe migliore il calcio senza Ultras. Ci rimbambiranno con le stesse storie e faranno scivolare nell’oblio anche questa ennesima vergogna. In fondo è un film che abbiamo già visto: o vincere subito dopo il Mondiale ha cancellato Calciopoli?
Capita spesso, quando si avvicina il fine settimana, sentire l’amico scommettitore di turno parlare sulle voci che arrivano dal mondo delle scommesse, risultati scontati, puntate sospese dalla Snai.
Noi, anche chi non scommette, non ci facciamo mai troppo caso, cerchiamo di farci uscire la voce dall’altra orecchia come si dice: non ci vogliamo credere. Ma in fondo in fondo sono anni che non ci fidiamo più del mondo del calcio, siamo rimasti scottati troppe volte. Anche perché, quando le voci su una partita sono insistenti, “stranamente”, il risultato finale è quello previsto. Tifosi veggenti? Forse.
Intanto negli ultimi giorni si incominciano a sentire altri nomi di giocatori, ex giocatori, e squadre, implicati in questa vicenda: ovviamente si è arrivati anche alla Serie A. E chissà dove arriverà l’inchiesta, o meglio, fino a che punto si vorrà andare a fondo.
E noi che di domenica in domenica andiamo a vedere “il campionato più bello del mondo”? A noi cosa succederà ? Riceveremo altra repressione perchè forse scommettiamo o magari arriverà la “Tessera della Snai” per controllare che non “giochino” i calciatori? O più semplicemente vieteranno a noi di andare a vedere gli allenamenti della nostra squadra, per evitare che ci arrivino soffiate dai giocatori che vestono la nostra maglia?
C’è da ridere per non piangere. La gente che non viene allo stadio ci chiede ormai: ma cosa ci andate a fare? A farvi prendere in giro? E se ragionassimo razionalmente ce lo chiederemmo anche noi. Se usassimo la ragione due domandine ce le saremmo già poste da anni e avremmo appeso la sciarpa al chiodo, così come han fatto milioni di tifosi italiani, magari prendendo prima a pedate nel sedere il giocatore-scommettitore della nostra squadra. Ma forse per quest’ultima cosa, sempre razionalmente, il gioco non varrebbe nemmeno la candela, considerato che gli Ultras finiscono in galera e a firmare in Questura, chi avvelena i propri compagni di squadra per un giro di scommesse fra qualche anno sarà ospite dalla Ventura, chissà, magari all’Isola dei Famosi.
Se andassimo allo stadio per seguire un sport, avremmo smesso già da un po’. Ma noi andiamo anche per stare insieme agli amici, compagni di tifo da una vita, per respirare quel clima che solo in una curva ritroviamo, quel clima che lentamente, a colpi di divieti e repressione, stanno uccidendo.
Davanti a questo calcio, che non ha più un briciolo di credibilità, ci chiedono, quasi impongono, di fidelizzarci, di fare un’inutile (per noi) Tessera. Perché statene certi, quest’estate Maroni o il politico di turno, giornali e potenti del pallone torneranno a parlare di tifo violento, facendo dimenticare il calcio-scommesse, ritorneranno a parlare della necessità di avere nuovi stadi (pagati con le nostre tasse) e che grazie a tutto questo si riempiranno di nuovo gli spalti: di scommettitori, forse?
Fino a che punto la gente continuerà a credere a tutto questo? Fino a che punto la gente continuerà ad accettare le solite facce che comandano il calcio italiano facendo i loro sporchi interessi?
Ci avevamo sperato con Calciopoli, ma un mondiale ha fatto perdere la memoria alla gente, è vero che la speranza è l’ultima a morire, ma anche che chi vive sperando muore….e fate la rima.
In attesa di un’estate di repressione per noi e per i tifosi, giustamente “colpevoli” di farsi prendere per i fondelli, prepariamo chiodi e martello e iniziamo a scegliere il posto dove appenderla, ma per ora la sciarpa continuiamo a tenerla, bene stretta, al collo. Finchè non saremo obbligati noi e i vecchi gradoni degli stadi staremo insieme, rimanendo, forse, l’unica cosa genuina e passionale del calcio.