Le due trasferte in terra Toscana, a Pontedera e Lucca, non sortiscono effetti diversi rispetto a quello che e’ stato il leitmotiv della nostra stagione fino ad ora (a parte San Marino). Anche in queste due trasferte non siamo entrati, siamo rimasti fuori a sostenere il Diavolo, ma nonostante le difficolta’ che questa scelta ci pone davanti e di cui siamo ben consapevoli, c’e’ una certezza tracciata in questo inizio di campionato, una consapevolezza nuova che rafforza la nostra volonta’: la presenza vera di un nucleo di soggetti che credono sempre piu’ fermamente in quello che sono, che riscoprono il proprio essere senza scendere a compromessi, proprio li, fuori da un settore, ogni volta che il Teramo scende in campo, continuiamo ad essere quello che siamo sempre stati, continuiamo a macinare km, consapevoli dei problemi da affrontare, ma con il cuore che batte forte per un sentimento che va difeso con i denti, che si dimostra anche da un marciapiede e i sorrisi, la spalla di tuo fratello affianco a te, sono li’ a dimostrare che tutto questo e’ possibile, forse non facile, ne’ giusto, ma possibile, rispetto all’eventualita’ di scendere a compromessi con cervellotiche disposizioni che nulla hanno a che vedere con il nostro modo di vivere. E poi crediamo che i sentimenti, di qualsiasi natura essi siano, vadano vissuti nella piu’ totale liberta’, senza costrizioni di sorta, perche’ vanno oltre tutto e valgono piu’ di tutto, anche di una partita di pallone. E non saranno certo le loro leggi speciali a scalfire questo folle amore nostro ed i nostri ideali.