SI, VIAGGIARE! |
TRATTO DA "NON C'E' FEDE SENZA LOTTA" N°50 |
Il breve viaggio che ci separa dall’altra parte del Gran Sasso e’ comunque sufficiente a farci capire come una montagna, nonostante l’oltraggio di un buco nel suo ventre, possa davvero dividere due territori, cosi lontanamente vicini e le genti che li abitano, differenziando in modo netto usi e costumi, nonche’ il modo di sentire e vivere la propria esistenza. Con questa confermata consapevolezza arriviamo a L’Aquila e guadagniamo senza problemi il parcheggio. Scesi dai mezzi ci compattiamo e in gruppo ci rechiamo davanti al settore ospiti. Il nostro arrivo e’ annunciato dall’esplosione di qualche bombone, dai cori d’amore e da quelli che ribadiscono come questo amore vada difeso. Rimaniamo fuori anche oggi, senza rimpianti. Novanta minuti di tifo e delirio, di faccia a faccia con gli sbirri. Nasce allora, all’improvviso, una riflessione, che prende sempre piu’ vigore nelle nostre coscienze di uomini liberi: se un amore del genere vale tutto questo, vale piu’ di una partita, vale piu’ di tutto, perche’ ha radici profonde, possiamo noi starlo a spiegare a chi tratta questo nostro stesso amore come un diversivo, un estemporaneo momento di gloria, piu’ personale che collettivo e per questo vuoto? Non un ventaglio di risposte nella nostra mente, ma una sola certezza: non contavamo su nessuno prima, continueremo a non contarci adesso. Alziamo le mani al cielo e, per profondo attaccamento a questi colori che rappresentano la nostra terra, con orgoglio, ribadiamo chi siamo: TERAMANI NON TESSERATI! |