Il Comitato popolare "Giù le mani dal Comunale", intende portare all' attenzione di tutta la cittadinanza, la gravissima ed illegittima situazione che si sta verificando per ciò che concerne l'indizione del referendum da parte del Sindaco.
Infatti l'art. 44 comma 5° del sopra citato Statuto prevede che:
Il referendum è indetto dal Sindaco entro due mesi dalla richiesta ed è svolto entro sei mesi dall'indizione, secondo i principi della massima semplicità delle forme.
Purtroppo, gli accadimenti degli ultimi mesi ci inducono a nutrire dubbi sulla concreta, effettiva possibilità che la collettività possa esercitare la propria sovranità popolare e la legittima volontà nelle forme legislativamente prescritte. Per tali inaccettabili motivi, onde evitare che il Sindaco decida di incorrere nella violazione dello Statuto Comunale non indicendo il referendum nei due mesi prescritti, decorrenti appunto dal 23 marzo 2010 (data nella quale è stata formalmente depositata in Comune l'ultima tranche delle 5000 firme necessarie), il Comitato ha ritenuto doveroso portare tale gravissima situazione all'attenzione del Prefetto, quale rappresentante del governo sul territorio e quale garante del funzionamento delle istituzioni democratiche, affinché intervenga al fine unico di tutelare le volontà esplicite di migliaia di cittadini. E' in fase di ultimazione, inoltre, una relazione della situazione referendaria che verrà inoltrata al Difensore civico regionale. Pertanto si ribadisce l' urgente necessità della consultazione referendaria, così come la sospensione degli atti inerenti il project-financing, affinché la partecipazione collettiva non perda il diritto di essere reale e concreta.
20/05/2010 |