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TESTIMONIANZE DEL TEMPO

 

UN POPOLO CHE NON CONOSCE IL PROPRIO PASSATO NON HA FUTURO

 

LA FONTANA DI “PICETTE”
In origine fu la fonte "a lo Trocco". Fino a gli anni settanta, prima che venisse allacciata alla rete del Ruzzo, zampillava acqua potabile derivandola da una grossa sorgiva ubicata sotto Villa Mosca, all'altezza di vico della Luna, alimentava una fontana sul posto. A sua volta, essa serviva un lavatoio ed irrigava anche gli orti sottostanti.

 

 

 

Poi l'acqua veniva convogliata piu’ a valle e giungeva alla fontana di “Picette” nell’attuale viale Crispi. Prima dell’allaccio alla rete del ruzzo l’acqua usciva da tutti e tre i cannelli, dopo solo dal mascherone centrale. La struttura della fontana e’ rimasta la stessa a cambiare e stato l’aspetto attorno. Immaginate che intorno non c’erano case e non c’era asfalto, e le prime abitazioni di quella zona ovviamente non avevano l’acqua in casa e quella fontana rappresentava l’unica risorsa idrica per tutta la zona, un vero e proprio esempio di monumento di zona che ha contribuito nei fatti alla sopravvivenza dei primi abitanti di quelli che oggi sono i quartieri di San Berardo e la Gammarana e che allora erano solo isolate case di campagna periferiche rispetto a quello che era il centro storico.