NON C'E' FEDE SENZA LOTTA

LA GENESI DELLA REPRESSIONE

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DAVIDE LIBERO











La disinformazione dei mass-media locali

 

Continua a senso unico la disinformazione dei mass-media locali.
In una nota trasmissione locale, Supergol, condotta da Walter Cori, la settimana antecedente la gara tra Teramo e Giulianova veniva presentato il "derby" (che fa ricordare a tanti "tifosi" l’esistenza del Teramo) riproponendo "vecchie" immagini di tifo.
Ci si soffermava sul colore e la creatività della curva ed in generale si constatava come adesso quell’ atmosfera magica non fosse più rintracciabile all’interno degli stadi, ma NESSUNO AFFRONTAVA I MOTIVI E LE TEMATICHE CHE AFFLIGGONO AL GIORNO D’OGGI OGNI FORMA DI ESPRESSIONE DI UNA PASSIONE E CHE PORTANO IL NOME DI DECRETO-AMATO!!
Era molto semplice fotografare il momento attuale, dato che l’accanimento ingiustificato del Decreto nei confronti di un autentico movimento aggregativo ha reso gli stadi in luoghi in cui non poter più sventolare una bandiera o affiggere uno striscione, in cui ogni diritto è sospeso, in cui ogni libertà è soggetta ai capricci ed ai pregiudizi di istituzioni ed avvoltoi vari, capaci di voltare le spalle a quanto sancito dalla Costituzione…
Tra i vari giornalisti presenti in quella trasmissione, c’era la ferma volontà di sviare il discorso: al cospetto di una chiara evidenza (lo schifo e le proibizioni del Decreto) ed alla inequivocabile risposta degli ultras di Teramo a questa esasperata repressione, si preferiva ignorare i reali motivi e ci si imbarcava in discorsi tanto ridicoli quanto falsi: "la categoria non tira" o "l’entusiasmo per il Teramo sta scemando".
Quando si parla di passione a Teramo si parla di ultras (sono i fatti a dimostrare quel seguito incondizionato e non le chiacchiere!!) ed accostare gli sviluppi di determinate forme di protesta ad una mancanza di risultati è VERGOGNOSO ED IRRISPETTOSO NEI CONFRONTI DI CHI C’ E’ SEMPRE STATO, NEL BENE E SOPRATTUTTO NEL MALE!!
Casomai certi fattori riguardano quei "tifosi" o meglio sportivi che "vanno al campo" solo in occasione di derbies (quello con il Giulianova è sentito della piazza ma non dagli ultras... sia ben chiaro!!) o quando il Diavolo lotta per i primi posti! Andavano fatte delle distinzioni ben precise e non andavano dette queste macroscopiche falsità!!
Il lunedì successivo a quella gara, nella stessa trasmissione, gli stessi giornalisti analizzavano il "derby" anche sotto il punto di vista del colore e delle emozioni.
Walter Cori, finalmente, accennava ad alcuni divieti contenuti nel decreto (come mai solamente una settimana prima, nonostante tutti i provvedimenti per i tifosi che si percepivano non diceva niente??) ma in trasmissione, alcune e-mail a favore di un tifo più libero e di una situazione più costituzionale all’interno degli stadi venivano cestinate. Sembra più che altro che si sia voluta fare un’allusione al Decreto per dare un "contentino" alle tante persone che volevano esprimere la propria idea in merito e che hanno ricevuto invece un’ immotivata censura!!
Un altro noto giornalista, il signor Francesco Di Francesco, celebre già in passato per le sue vergognose teorie anti-ultras e per la sua palese ignoranza in materia di leggi speciali, affermava che invece, dati alla mano, (quali dati, quelli dell’Osservatorio che registra referti di poliziotti feriti e massacrati dal vento, o che assegna alle partite coefficienti di pericolosità in base ad una scritta su un muro o in base alla lettura di siti sul web???), la presenza dei tifosi negli stadi è aumentata (dimentica forse che squadre con grande seguito, come ad esempio Napoli, Genoa e Juventus sono tornate in serie A e che quindi potrebbero risollevare la totale media spettatori, ma è invece evidente come gli stadi abbiano perso tanta gente e tanto entusiasmo ed inoltre tralascia il fatto che gare come Genoa-Milan, Fiorentina-Juventus, Napoli-Genoa e Inter-Napoli si siano disputate con il settore riservato agli ospiti chiuso o completamente a porte chiuse...). Sarebbe più veritiero dire che tanti tifosi incontrano enormi difficoltà, anche per l’acquisto di un biglietto e che sono incentivati, vuoi per i tanti disagi, vuoi per il caro-prezzi, nel fare abbonamenti alle pay-tv.
Inoltre i suoi interventi andavano a criminalizzare gli ultras con un voler generalizzare a tutti i costi una cultura che neanche dimostra di conoscere.
E’ più comodo attaccare gli ultras per non alimentare dubbi sugli interventi delle "forze dell’ordine" e sull’operato di chi gestisce "l’ordine pubblico"!
Ancora una volta il "tutti delinquenti" è stato il primo attore di un salotto televisivo a braccetto con un’ inconfondibile ipocrisia che deve giustificare i veri mali di un calcio pieno di scandali ed affaristi e di istituzioni che hanno emanato un Decreto più utile ad un tornaconto personale che ad alla sempre acclamata prevenzione di chissà quale guerra civile!!