Quest’anno la 12°Edizione del Torneo “Francesco per Sempre” ha scelto i bambini di Casa Madre Ester come beneficiari dell’attività di raccolta fondi promossa all’interno della manifestazione sportiva e commemorativa, ma forse non tutti sanno cos’è Casa Madre Ester e qual è il suo ruolo per la nostra comunità. Casa Madre Ester è una casa famiglia, a Scerne di Pineto, che svolge un servizio residenziale per minori, bambini e adolescenti. Oltre alla comunità di Scerne, che ospita bambini in età scolare e ragazzi, c’è anche il Nido del Focolare, la comunità-nido a Cerchiara di Isola del Gran Sasso, che ospita bambini della primissima infanzia e bambini disabili. I bambini che arrivano all’interno di queste strutture, sono minori sotto tutela, ciò significa che sono in carico al Servizio Sociale di competenza, che ha ricevuto il mandato dall’Autorità Giudiziaria, il quale predispone un progetto a tutela del minore. La maggior parte dei bambini accolti ha vissuto l’allontanamento dalla famiglia d’origine a causa di grosse problematiche come la trascuratezza, l’incapacità genitoriale, il maltrattamento, episodi di violenza o anche tossicodipendenza, alcolismo da parte della famiglia d’origine. La missione della Casa Famiglia è quella di accogliere i bambini che ne hanno bisogno, coccolarli, accudirli e far assaporare loro il clima familiare, in modo da dare strumenti per poi essere pronti per essere accompagnati verso il loro progetto di vita definitivo come l’adozione o il rientro a casa. E’ un delicato lavoro educativo, di cura psicologica e affettiva, oltre che fisica, quello che viene realizzato ogni giorno in Casa Famiglia, che cerca di “riparare” l’esperienza traumatica vissuta. E’ un progetto complesso che chiama in causa personale competente come le suore, la psicologa, le educatrici, i volontari, ma che riguarda anche un po’ tutti noi, la comunità degli adulti, ognuno con il proprio ruolo, perché se c’è un modo per sconfiggere la violenza nei confronti dei più piccoli è quello di sostituirla con l’affetto, l’attenzione, l’amicizia. I bambini (e non solo coloro che hanno avuto esperienze traumatiche) hanno bisogno di vivere e sperimentare una comunità di adulti che li metta al primo posto nella scala delle priorità, adulti responsabili, soccorrevoli, in grado di farsi carico dei legittimi bisogni affettivi e materiali dei bambini, in tutti i campi, anche all’interno di una manifestazione sportiva. E’ per questo che ringraziamo con affetto i Ragazzi della Tifoseria del Teramo calcio, che, grazie a questa bellissima occasione, ci fanno dono di una micro comunità sana, propositiva e solidale nei confronti dei più piccoli. |