NON C'E' FEDE SENZA LOTTA

LA GENESI DELLA REPRESSIONE

NOI DA NOVE ANNI CONOSCIAMO LA VERITA'!

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DAVIDE LIBERO











IL TERAMO SIAMO NOI... SOLTANTO NOI!

 

TRATTO DA "NON C'E' FEDE SENZA LOTTA" N°59

 

E’ stata un’estate lunga e difficile per noi, cosi come per tutti quelli che portano nel cuore i nostri magici colori. Abbiamo assistito, nostro malgrado, da spettatori, all’ennesimo scempio che si andava consumando ai danni di un’intera comunita’. Abbiamo mantenuto fin dall’inizio un atteggiamento garantista, pur non senza qualche lecito dubbio, in attesa dell’evolversi di una situazione che non esiteremmo a definire grottesca, se non considerassimo i suoi risvolti, a tratti, addirittura drammatici. Abbiamo aspettato invano chiarezza che pero’, non e’ mai arrivata. Alla luce di quanto emerso in questo stucchevole susseguirsi di eventi, che andavano esclusivamente a ledere l’immagine di una storia ultracentenaria e della nostra inesauribile passione, abbiamo maturato l’idea piu’ che fondata che le responsabilita’ di quanto accaduto sono da ricercare nel comportamento avuto dalla nostra societa’. Non esitiamo a definirci traditi nella fiducia che avevamo riposto in chi era chiamato a rappresentare e gestire un nome glorioso come quello della Teramo Calcio 1913. Dopo anni e anni passati a combattere in prima linea il marcio che caratterizza il calcio moderno, non avremmo mai creduto che la quintessenza in negativo di quel mondo potesse raggiungerci e colpirci proprio in casa nostra. Non fraintendeteci, non siamo degli sprovveduti, ma consapevoli che anche un ambiente sano, o presunto tale, puo’ produrre i suoi frutti indigesti e quando parlavamo di “mele marce” in tempi non sospetti e’ proprio a questo che ci riferivamo. Siamo da sempre avvezzi a denunciare gli scandali del mondo pallonaro in modo sistematico: fa parte del nostro modo di essere e della nostra mentalita’ e lo abbiamo sempre fatto presente a chi di dovere, a chi, cioe’, ha l’onore e l’onere di rappresentarci come societa’ e, credeteci, di cio’ erano pienamente al corrente tutti gli attori che si sono resi protagonisti di questa triste vicenda. A noi (e crediamo che per chi ci conosce non sia un mistero), prima dei risultati, sono sempre interessati i valori che ci contraddistinguono e che devono necessariamente rispecchiarsi nel modo di gestire la nostra squadra, cosi come nei comportamenti di chi indossa quella gloriosa maglia in mezzo al campo. Se ragioniamo cosi e’ perche’ siamo convinti che quelle che dovrebbero essere la forza e la magia del calcio, o di quel che ne rimane, appartengono e sono espressione esclusiva della gente e che, senza le emozioni derivanti dal vivere la propria passione in modo genuino, venga a decadere il senso stesso dell’andare a vedere una partita di pallone. Questa societa’ non l’ha capito, commettendo l’errore piu’ grande che potesse commettere che non e’, come molti potrebbero pensare, quello di aver vanificato un risultato sportivo storico per un’intera citta’, ma quello di aver perso l’occasione per dimostrare che un altro tipo di calcio, pulito e popolare, avesse ancora oggi ragione di esistere. Da tutto questo noi prendiamo le distanze e a questa societa’, che ha dimostrato ampiamente di non voler assumersi le proprie responsabilita’, neppure di fronte alla gravita’ di quello che e’ successo, diciamo che tutto cio’ che negli anni avevamo creduto di costruire insieme, basato sul rispetto reciproco di determinati valori, e’ stato disatteso e quindi di non sentirci piu’ rappresentati da essa.
Tutti quanti possono sbagliare, e’ vero, ma chi non e’ in grado di riconoscere i propri sbagli dovrebbe avere almeno il buonsenso di farsi da parte. Auspichiamo che tutti coloro che sentono i nostri colori come un patrimonio cittadino da difendere, si adoperino con i fatti, ognuno per le proprie possibilita’, per garantire un futuro dignitoso alla nostra Maglia, per la quale, da parte nostra, rimane incondizionato il sostegno, con l’orgoglio di chi puo’ dire -senza se e senza ma- di esserci sempre stato. Dal resto della piazza pretendiamo rispetto per le nostre scelte e solo quello. Il tempo dira’ chi avra’ perso l’ennesima occasione per tacere. Dal nostro canto possiamo solo ribadire a tutti quelli che ci si riconoscono e comprendono l’importanza ed il profondo significato di quelle che non sono solo semplici parole che:
IL TERAMO SIAMO NOI!