Tante volte in questi mesi, da queste pagine, abbiamo parlato della Curva Est, di quello che per noi ha rappresentato e che rappresenta, di quei gradoni che hanno trasudato valori, ideali, gioie ed emozioni e di quanto tutto questo valga piu’ di una partita di pallone, sopravvive a tutto, perche’ e’ vero e profondo. Tutto cio’ e’ stato scritto, ripetuto, affinche’ chi ci circonda, soprattutto i piu’ giovani, non banalizzi tutto, non leghi questo momento esclusivamente al ruzzolare positivo di una palla, ma custodisca questo entusiasmo anche quando le cose non andranno bene, permettendogli di dare frutti: appartenenza, impegno, amore per la propria terra e per i propri colori. Il ricordo di Teschione, rappresenta tutto questo, sopravvive al passare del tempo, ai cambiamenti voluti, a quelli dovuti. Ventun’anni sono la linea tracciata di un tempo che scorre, ma che sembra essersi fermato su questi gradoni, nel sorriso di un ragazzo per sempre nella mente, il suo nome nelle bocche di chi allora c’era come di chi ancora non era nato. Non ci fermeremo a ricordare Giambruno Pucci come uomo, tante volte l’abbiamo fatto ed altre occasioni in futuro ci saranno per farlo. Vogliamo soffermarci su quello che di profondo lui ha rappresentato e rappresenta nel legame che abbiamo con il nostro passato e la nostra storia e quella stessa passione meravigliosa che, allora come oggi, alberga nei nostri cuori. Vogliamo dedicare a lui questa giornata, vogliamo ringraziarlo a modo nostro, nel modo che anche lui avrebbe amato, da Ultras, di un‘eredita’ cosi importante, un patrimonio della citta’, la Curva Est. Nei tanti volti giovani che ne rivendicano orgogliosamente l’appartenenza, c’e’ la certezza che oggi, domani sempre Teschione vive, viaggia e canta in mezzo a noi.