Pensarono che, con un po’ di fango buttato sulla cenere, avrebbero spento la brace e, ben presto, tutto sarebbe stato interrotto. Improvvisamente, il fuoco che covava sotto la cenere, riprese vigore, accendendosi in tutto il suo splendore, in un assolato pomeriggio di novembre e, a quel punto, non gli sarebbero bastati neanche gli idranti per fermarlo. La rabbia si era fatta pensiero e l’appartenenza lotta. Le fiamme divamparano per tutta la citta’, attraversarono generazioni. Continua a bruciare il sacro fuoco delle nostre convinzioni, nonostante in troppi facciano di tutto per spegnerlo, continua a vivere con la stessa rabbia e gli stessi ideali.
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