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“La marsigliese non ci appartiene”: per coerenza gli ultras del Bastia entrano allo stadio dopo l’esecuzione dell’inno francese in ricordo delle vittime di Parigi

 

FONTE:sport people

 

Come c’era da aspettarsi, la commemorazione delle vittime dei recenti attentati di Parigi si è trasformata, un po’ in tutto il mondo occidentale, in demagogia talvolta mista a ipocrisia. Per non parlare di mitomani tastieristi trasformatisi in combattenti virtuali contro le forze del male di stanza in Medio Oriente.
Quando il vento travolge qualsiasi cosa che incontra, è difficile tenere i piedi saldi per terra, specie per chi vuole sempre e comunque tenere fede alle proprie convinzioni anche a costo di essere catalogato come politicamente scorretto. Con una botta al cerchio e una alla botte, il gruppo Bastia 1905, in occasione del derby contro il GFC Ajaccio, ha annunciato di rimanere fuori dallo stadio in concomitanza dell’esecuzione della marsigliese, avvenuta in Francia così come nella maggior parte dei massimi campionati europei. Nella nota ufficiale, i Bastia 1905 affermano di non voler presenziare durante l’esecuzione di un inno che non gli appartiene, pur nel rispetto delle vittime degli attentati.
E così è stato. Gli ultras del Bastia sono entrati all’ “Armande-Cesari” solo in concomitanza del calcio d’inizio.
La giornata è stata caratterizzata anche dal blocco di tutte le trasferte dei tifosi. Anche a Bastia il derby corso è stato tale solo a metà, sia perché giocato contro la seconda squadra di Ajaccio, sia per l’assenza del numeroso contingente ospite.

 

Stefano Severi