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Riminesi tutti assolti

 

FONTE: NQ

 

RIMINI Tutti assolti per non aver commesso il fatto, i 15 ultras riminesi a processo per la manifestazione non autorizzata del 14 aprile 2007, quando, in occasione del derby Rimini – Cesena, decine di tifosi avevano sfilato nei dintorni dello stadio, con lo striscione con scritto “Caruso nei nostri cuori”, in memoria dell’esponente della curva est, Marco Caruso, deceduto nel 1997.
Era stato mostrato in decine di stadi per circa dieci anni, ma quel giorno, a causa delle nuove normative e della decisione del Questore dell’epoca, lo striscione non era stato autorizzato ad entrare durante la partita e così i tifosi lo avevo portato in corteo nelle strade adiacenti al Romeo Neri. Decine di ultras avevano quindi sfilato in strada per esprimere il proprio dissenso contro le norme che impedivano l’ingresso di cartelloni non legati, direttamente, al gioco del calcio. I tifosi avevano attraversato via Pascoli fin sotto la curva del Neri con la grande scritta sopra la testa, ma non avendo avvertito la Questura, erano partite le denunce per oltraggio a corpo giudiziario – politico, grida sediziose e manifestazione non autorizzata. Per molti di loro era poi scattato anche il provvedimento Daspo. Archiviati i primi due capi d’imputazione, gli ultras sono stati processati per il mancato permesso a manifestare. Alcuni di loro hanno subito chiuso la questione pagando l’ammenda prevista dal decreto penale di condanna. Per uno di loro, la cui posizione era stata stralciata, l’assoluzione è arrivata la settimana scorsa. E ieri, è toccato agli altri quindici, ora liberi sia dalle accuse che dal Daspo. A difenderli, gli avvocati Andrea Tura, Cesare Brancaleoni e Giovanni Benzi.