Ormai è prassi consolidata in tutti gli stadi, poco importa se si ha la tessera del tifoso o il biglietto di un altro settore, i tifosi ospiti vanno tutti nel settore destinato ai tifosi in trasferta, l’importante è che non si sappia. L’ultima disavventura ci è capitata questa sera a San Siro, dove tifosi non tesserati sono stati fatti entrare nel settore ospiti, e addirittura chi era già seduto in altro settore è stato invitato a spostarsi. Controlli all’ingresso pari a zero, stile dogana: QUALCOSA DA DICHIARARE? NO, PASSI PURE. Tornelli che si aprivano tranquillamente pur con biglietti di settori diversi, documenti neanche visionati. Quando poi abbiamo visto che tifosi leccesi con la residenza nel Salento hanno acquistato tranquillamente i biglietti al botteghino abbiamo pensato che forse si poteva passare una serata in santa pace. Non avevamo fatto i conti con lo striscione che ci portiamo sempre dietro. “LECCE SENZA TESSERA” Uno striscione che vuol far capire che pur essendo nel settore ospiti non abbiamo ceduto al ricatto del bancomat per fidelizzati. Non era ancora stato appeso che subito compare uno steward (lo stesso che lo scorso anno ci impedi di esporre una misera maglietta con su scritto no alla tessera). Ci dice chiaramente che la pezza non può essere appesa. Alla nostre richieste di spiegazioni, ci intima “quello striscione NON DEVE ESSERE VISTO DA NESSUNO“. Ma chi sarebbe questo nessuno? Siamo al terzo anello di san siro, dove le persone sembrano dei birilli ed a malapena si distingue un calciatore leccese da uno interista. Continuiamo a tener duro, per noi è importante esporre lo striscione. Il “signore” comincia ad alterarsi: “O lo togliete, o ve lo sequestro”. Inutile qualsiasi tentativo di ragionare e quindi togliamo lo striscione, ma non appena lo steward si allontana lo facciamo riapparire. Inizia così un tira e molla, con la pezza che appare e scompare. Proviamo a riparlarci, a cercare di fargli capire che non c’è assolutamente nulla di offensivo. Niente da fare, la pezza deve sparire. A metà primo tempo facciamo riapparire il nostro simbolo, ed ecco allora che arriva l’artiglieria pesante, circa venti steward ci raggiungono nel settore per tenerci d’occhio. Arriva anche la digos per chiarire una volta per tutto che lo striscione va tolto. Farneticano scuse di mancata autorizzazione, ma è una pezza di un metro per un metro, non ha bisogno di autorizzazione, e finalmente alla fine la verità viene fuori. |