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Leonardi dg del Latina, vergogna senza fine: Tavecchio e Abodi, non dite niente?

 

FONTE: Calcio Mercato

 

Ormai abbiamo un riflesso condizionato: ogni volta che vediamo in campo il Latina, e sotto Natale capiterà spesso perché la serie B giocherà ai ritmi della Premier, la nostra mente non corre al suo allenatore o al suo centravanti, né a un pubblico decisamente caloroso e appassionato, ma al suo direttore generale. Perché, dalla fine di ottobre, il direttore generale del Latina fa Pietro di nome e Leonardi di cognome. E non è solo omonimo, ahinoi, di colui che ha pilotato il Parma allo sfascio, in combutta con l'allora presidente Tommaso Ghirardi. Una vicenda che ha sconvolto il calcio italiano, il quale ha rischiato di avere - per la prima volta nella storia - una serie A zoppa da metà stagione in avanti.
Perché pensiamo a Leonardi quando vediamo il Latina? Semplice: perché non credevamo possibile che, dopo i fatti osservati e le parole ascoltate durante il drammatico crac del Parma, esistesse qualcuno disposto a dare credito a un dirigente del genere. Sia chiaro, per noi vale la presunzione di innocenza: Leonardi non è colpevole finché non sarà dichiarato tale. Però ci sono motivi di opportunità, o addirittura di moralità, che devono per forza avere un peso quando si decide di mettere una società nelle mani di un professionista. E ci chiediamo chi o cosa abbia spinto Pasquale Maietta, deputato eletto con Fratelli d'Italia, commercialista, presidente del Latina Calcio, indagato per violenza privata nell'inchiesta sul clan Di Silvio, a scegliere come direttore generale uno che a Parma ne ha combinate di ogni colore, dal tesseramento di decine e decine di calciatori alla riscossione di un prestito personale di un milione e 200 mila euro concessogli proprio dal club emiliano. Un po' come se la Juve prestasse dei soldi a Marotta, insomma.
Di questo caso, che per noi ha del clamoroso, non si è occupato quasi nessuno, perciò è stato presto dimenticato, come si trattasse di una vicenda normale. Perché diciamo quasi nessuno? Perché qualcuno, in realtà, ha denunciato la vergogna: l'ha fatto ad esempio Alessandro Lucarelli, capitano della squadra emiliana, che ha deciso di ripartire dalla serie D con la gestione etica di Nevio Scala; e l'ha fatto calciomercato.com attraverso la penna di Pippo Russo non appena Leonardi è diventato ufficialmente direttore generale del Latina. Ma i dirigenti del calcio, quelli che non molti mesi fa correvano davanti alle telecamere per gridare "mai più un caso Parma", se ne stanno zitti, benché uno dei protagonisti di quello scempio sia già tornato in piena attività.
Calciomercato.com, dopo avere denunciato con immediatezza quanto stava accadendo a Latina, adesso ha intenzione di andare a fondo alla vicenda. Perciò, nelle prossime ore, contatteremo coloro i quali devono una risposta, non a noi ma al calcio italiano. A cominciare dal presidente federale Tavecchio per continuare con Abodi, attivo presidente della Lega di B. A loro chiederemo se hanno parlato con il presidente del Latina, se gli hanno fatto notare quanto fosse pericolosa e grave la sua scelta e anche se non siano almeno un po' in imbarazzo essendo a capo di una Federazione e di una Lega che non riescono mai a cambiare fino in fondo, a cancellare certi personaggi. Ci diranno - questo è sicuro - che non possono fare niente per impedire al Latina di ingaggiare Leonardi, ma - e li avvertiamo preventivamente - non sarà una risposta che riterremo soddisfacente, perché la condanna morale e pubblica è doverosa da parte di chi rappresenta le istituzioni, altrimenti sembra si voglia nascondere la polvere sotto il tappeto. Ovviamente chiameremo anche Pasquale Maietta, presidente del Latina, e Pietro Leonardi. Poi vi racconteremo tutto.