VINCIAMO SEMPRE |
TRATTO DA "NON C'E' FEDE SENZA LOTTA" N°74 |
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TERAMO - L'AQUILA 2015/2016 |
Ogni uomo e’ padrone delle sue azioni e del suo destino, quello che gli accade intorno e’ solo frutto di quello che egli accetta. Tanta gente dice che non viene a vedere il Teramo perche’ e’ rimasta delusa dallo scandalo scommesse che ci ha estromessi dalla storica partecipazione al campionato di serie B. Questi signori oggi riempiono le ricevitorie di scommesse, tengono i loro musi lunghi su uno schermo ad attendere l’elemosina di qualche spiccio, o magari la giocata se la portano a casa, con le enormi emozioni della pay-tv con le telecamere su ogni pelo pubico dei 22 modelli in campo? Magari esplode sa televisione! Un popolo che sia tale avrebbe vigilato sulla maglia della citta’ che da IO3 anni lo rappresenta. Per quella che e’ la nostra storia non abbiamo perso niente, per chi legge queste quattro paginette di fanzine e qui su questi gradoni, vive, si guarda attorno, ha fatto un scelta d’appartenenza. Di quella fiumana di cristiani per Corso San Giorgio, il fiume biancorosso, del maggio scorso, cosa’ e’ rimasto? Nulla di diverso da quello che e’ sempre stato, un momento di auto celebrazione collettiva. Nulla di diverso da un film che tutti vanno a vedere. Non e’ passione, non e’ amore. Non e’ sicuramente appartenenza, molti certamente non si son fatti scrupolo ad accostare alle bandiere biancorosse quelle di altri colori per festeggiare lo scudetto di una squadra piemontese (come se n’avastesse li carabnier’, e cent’cinquantadu’ anne de uccupazion’. PURE LU TIFE JE TNAMA FA’!?). Ecco perche’ non abbiamo perso niente, perche’ e’ di niente che stiamo parlando. Queste consapevolezze non sono un dovere, rallegrano il cuore spontaneo, quello vero, senza artifizi. Stringiamoci, compatti e sgoliamoci, ruggiamo come leoni. Rappresentiamo qualcosa di vero che viene da dentro, e fino a quando uno solo di noi sente in petto quello che sente: IL TERAMO E’ LA SQUADRA DEGLI ULTRAS! |