Il cinema si interessa della veritą storica intorno alla "macelleria messicana" alla scuola Diaz a Genova a conclusione del vertice del G8 del luglio 2001 e i vertici della Polizia si incazzano e tramite il Dipartimento di Pubblica Sicurezza del Ministero degli interni, inviano una circolare in cui si chiede agli appartenenti ai corpi di Polizia di non concedere interviste e di stare in silenzio. Il linguaggio brurocratico della circolare č chiaro "In concomitanza con la proiezione di numerose pellicole cinematrografiche che affrontano la ricostruzione di eventi relativi ad attivitą di Polizia in situazioni di ordinarie e straordinarie, si ribadisce che qualsiasi intervista partecipazione a convegni o dibattiti, va autorizzata da questo dipartimento". Insomma i vertici della Polizia, dopo aver occultato prove e depistato indagini, premiato i responsabili delle torture e violenze compiute a Genova, ora tentano di censurare il film di Daniele Vicari "Diaz". Il film attenendosi agli atti giudiziari e alle testimonianze dei presenti mette in scena il massacro nella scuola genovese e le successive torture e orrori alla caserma di Bolzaneto. I vertici del Ministero degli Interni con la circolare fanno capire che č meglio che sul film cali l'indifferenza. Il film Diaz (premiato dal pubblico al Festival di Berlino) mette in mostra la violenza bestiale, senza ragioni delle forze dell'ordine e senza conseguenze giudiziare per coloro che quella terribile notte hanno spaccato crani, braccia, gambe e calpestato la dignitą di giovani e cittadini inermi. Con il processo a forte rischio prescrizione e i comandanti in capo quella notte (pur condannati per falso) promossi di grado e funzioni, meglio tacere che ricordare. Veglio occultare la veritą che ricercare la giustizia...... e questa circolare č un ulteriore dimostrazione della "sobrietą" democratica del governo Monti. |