L'odore di iposolfito saliva su per il naso mentre gli occhi venivano catturati da una Teramo in bianco e nero che non c'è più. Usciva il suo sorriso, incastonato in uno strano viso, che sembrava rubato in un magazzino di un teatro di posa, dalla camera oscura. E in un attimo un lavoro diventava un pomeriggio passato a chiacchierare di una foto, di Teramo, la preferita sempre fra tutte le modelle.