Il Tribunale di Varese assolve Carlo Fraticelli, il medico dell'ospedale di Varese imputato di aver somministrato cure sbagliate a Giuseppe Uva, perchè il fatto non sussiste, e rinvia gli atti alla procura, come richiesto dalle parti civili, per verificare l'accaduto tra il fermo di Giuseppe, il passaggio in caserma e l'intervento medico. Ora inizierà il processo giusto e non quello ad una persona innocente. La sentenza è stata letta dal giudice Orazio Muscato, che dunque non ha accolto la richiesta di condanna a un anno di carcere per omicidio colposo formulata dall'accusa sostenuta dal sostituto procuratore Agostin Abate. "Io l'ho sempre saputo che non sono stati i medicinali ad ucciderlo, e ora sono contenta. Contenta anche perché è stata assolta un persona innocente", ha detto fuori dal tribunale di Varese tra le lacrime Lucia Uva, sorella di Giuseppe. E' lei che si batte come un leone da quattro anni per sapere la verità, da quando ha capito che le indagini della Procura puntavano dritte verso una sola direzione: il medico. E questo nonostante esistano diversi indizi a evidenziare come l'uomo non abbia subito un trattamento di favore, dentro le mura della caserma. E nonostante esista sin dal primo momento un testimone, Alberto Biggiogero. Il ragazzo - fermato insieme a Giuseppe, quella sera erano un po' sbronzi e avevano iniziato a spostare delle transenne in una strada di Varese - ha sempre raccontato di aver sentito urla disperate provenire dalla stanza in cui era rinchiuso Giuseppe" "Abbiamo sempre detto che dovevano essere fatte indagini più approfondite sul lasso di tempo trascroso tra il fermo di Giuseppe e il suo ricovero", ha detto l'avvocato che rappresenta la parte civile, Fabio Anselmo, lo stesso che ha seguito, sempre con ottimi risultati, casi simili da Aldrovandi, a Diaz a Cucchi (il cui processo è ancora in corso presso la Corte di Assise di Roma). Per Ilaria Cucchi, sorella di Stefano : "Lo spirito che ha caratterizzato tutto questo processo del tutto particolare è andato avanti fino all'ultimo momento quando il pm ancora una volta senza alcun ritegno ha dimostrato la sua ostilità all'avvocato Fabio Anselmo e di conseguenza a Lucia Uva. Io penso che qualcuno dovrebbe cominciare a interessarsi a quello che succede nel tribunale di Varese e che ha portato Lucia Uva ad affrontare un processo assurdo e sbagliato nel quale ha dovuto sopportare tante mancanze di rispetto da parte di questo pubblico ministero. Se Lucia non avesse avuto la tenacia e la fortuna di incontrare un avvocato che ha saputo esporsi anche in prima persona forse oggi non avrebbe fatto questo passo verso la verità." |