FRANCESCO CON NOI |
TRATTO DA "NON C'E' FEDE SENZA LOTTA" N°65 |
Seduti intorno a un tavolo, il fumo annebbia la luce, il vino la testa. Rovesciamo il cuore come una scatola, la bocca di qualcuno sussurra il tuo nome. Si esorcizza il tempo e tu che l’hai fermato chissa’ come ci guarderesti, chissa’ cosa diresti. C’e’ qualcuno intorno a questo tavolo che non ti ha conosciuto, perche’ troppo giovane e che chiede di quel nome, il tuo. Cosa spiegargli? Bisognerebbe partire dalla sua eta’, forse, quando gli amici sono quotidianita’, sono un unico corpo e augurargli che mai accada quello che accadde a noi, quando come carne viva ti staccasti dal nostro. O forse dovremmo dirgli che, se siamo stati qualcosa di importante, se quella generazione fu gruppo come non e’ mai stato nessun’altro a Teramo, e’ perche’ quel corpo strinse le membra intorno a quella parte mancante, intorno a quel dolore diede senso al suo agire, diede contenuto ai tuoi passi. E se oggi ti ricordiamo al pari di chi, per tempo ed eta’, ha dato tanto alla citta’ e alla Est, e’ proprio per come tu hai fatto buon uso del tempo a disposizione nel tuo breve passaggio, ma soprattutto, oggi, per quanto hai continuato a fare anche dopo che te ne sei andato, per quello che hai continuato a rappresentare per tutti noi, per tutte quelle consapevolezze che il dolore della tua assenza ha creato nel nostro modo di essere. Alla fine, in mezzo alle cianfrusaglie del rovescio dei cuori, brilla come un diamante il tuo sorriso che non invecchia, solca le nostre rughe una lacrima che muore sulla punta di un sorriso. |
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L'AQUILA - TERAMO 2015/16 |
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